Montoro Democratica: "Montoro sempre più divisa, IMU l'ennesima dimostrazione"

La nota del gruppo consiliare

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Montoro.  

Montoro sempre più divisa. In fatto di tributi locali, nell’area Nord non si paga l’IMU sui terreni agricoli mentre nell’area Sud si continua a pagare.

Un assurdo che non è più tecnico o contabile, ma semplicemente politico. Questo perché da qualche anno questa discriminazione, che sussiste ancora nonostante la fusione dei due Comuni, poteva essere eliminata ed immotivatamente a tanto non si è voluto provvedere.

Il gruppo consiliare Montoro Democratica ne sta facendo una battaglia da alcuni anni, con convinzione e lealtà operativa, ma senza trovare riscontri. All’ultima seduta del Consiglio Comunale, a fronte delle tante argomentazioni a sostegno dell’esigenza di superare una palese ingiustizia, si è confermata l’applicazione del tributo nella parte Sud del territorio comunale senza alcuna giustificazione plausibile.

Unico cenno, flebile e stentoreo è stato il riferimento al 2024, cioè all’anno in cui dovrebbe venir meno il contributo aggiuntivo dei trasferimenti dello Stato legato alla fusione dei Comuni. Assurdo anche questo, se si pensa che con le entrate di un tributo di scopo si possano coprire servizi diversi del Comune. In realtà, attraverso un’inutile imposizione che tocca le tasche del cittadino montorese di una parte ben precisa del territorio comunale, Montoro Sud.

Siamo in presenza di un comportamento fortemente discriminante, portato avanti con protervia ed insensibilità politica, inutilmente divisivo all’interno della Comunità e dello stesso Consiglio Comunale. Nessuna ragione richiedeva questo comportamento, che peraltro ha disatteso gli impegni assunti. Nell' esercizio precedente, in sede di approvazione di bilancio l’intero Consiglio Comunale, all’unanimità deliberò di eliminare questa palese ingiustizia con il prossimo bilancio. Anche questa volta l’impegno non è stato rispettato.

Assistiamo ad una imposizione assurda, che discrimina i cittadini contribuenti, ed allontana il concetto unitario di fusione nella vita della Comunità. La fusione è stata una grande conquista della Comunità Montorese ed è un processo sociale ancora lungo e da perseguire con serietà, impegno, convinzione, metodi democratici e partecipativi, senza cedere a logiche inconsulte prive di ogni plausibile giustificazione. In questo processo unificante, vanno superate tutte le condizioni ostative e va realizzato un clima sereno e collaborativi tra i soggetti politici e sociali, che sono i protagonisti della vita comunale.

L’attuale maggioranza, insensibile a queste esigenze prioritarie, ha voluto mantenere con ostracismo decisorio in ambito consiliare, una discriminante che pesa come un macigno nel percorso necessario della fusione. Certo non mancano i rigurgiti campanilistici, e la spia di un certo frazionismo è sempre accesa, ma non si può immaginare che queste condizioni di oggettiva arretratezza in alcune sacche del nostro territorio possano prevalere nel dibattito politico, che deve mirare esclusivamente a rafforzare il concetto di città e con essa il senso di una vera integrazione, sempre più consapevole e partecipata.

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale si è scritta un un'altra pagina brutta della sua storia. Si è rimasti silenti di fronte alle tante motivazioni sostenute da spirito unitario e mirato a realizzare condizioni paritarie nella vita della Comunità. A chi giova tutto questo? A nessuno, riteniamo neanche alla stessa maggioranza, che ha consumato in modo arrogante e protervo uno strappo con il gruppo di minoranza nella ricerca di adeguate soluzioni attraverso la discussione ed il dibattito.

Già in altre occasioni il gruppo di minoranza ha manifestato serie preoccupazioni su aspetti di vita comunale, sul versante della democrazia e della partecipazione, ma adesso appare evidente che dietro agli aspetti formali e di facciata, si perpetua un comportamento che oggettivamente è divisivo e che discrimina i nostri concittadini. Poteva essere evitato tutto questo è si potevano ricercare le ragioni che animano la nostra Comunità in un contesto unitario.

Noi siamo impegnati per questo ed esprimiamo il nostro ruolo che ci deriva dal mandato popolare, consapevoli che il percorso dell’evoluzione di una Comunità e della sua classe dirigente, è irto di difficoltà ed ostacoli, ma che comunque con il sostegno di tutti si riuscirà a raggiungere il fine che è il bene comune.