Pd, Boccia ad Avellino per la mozione Schlein: "Via i massoni dal partito"

Per Boccia "In Campania va cambiato tutto". E "su salario minimo serve mobilitazione generale"

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Il coordinatore politico della mozione Schlein al Congresso del Partito democratico, oggi nella sede provinciale del Pd di Avellino

Avellino.  

Francesco Boccia, ex ministro alle Autonomie regionali e commissario uscente del Pd campano, è tornato ad Avellino per presentare la mozione congressuale, depositata ieri ,per la corsa di Elly Schlein alla segreteria nazionale del Pd. Ad accoglierlo il segretario provinciale Nello Pizza. Lello De Stefano e Antonio Gengaro tra i principali sostenitori della mozione alternativa a quella del governatore emiliano Stefano Bonaccini (che ha già incassato buona parte del sostegno dei vertici irpini e dei consiglieri regionali dem). Al tavolo anche Elvira Matarazzo, presidente dell’associazione 360 e la  Sara Iannaccone.

"Un partito più a sinistra: diritti, giovani e lavoro" 

Francesco Boccia vuole un partito che guardi più a sinistra, dove non c'è posto per le correnti. «Un Partito democratico aperto, che parla delle diseguaglianze in maniera netta e chiara. Con un profilo culturale profondamente alternativo alla destra, senza il timore di dire che sul lavoro va cambiato tutto in Italia. Il Jobs Ace - che io non ho votato, tra i pochi - è stato un atto sbagliato. Clima, consumo del suolo, diritti civili, sono questi i temi per cui dobbiamo batterci. Quello che deve fare un vero partito moderno e di sinistra».

"Ai tanti giovani che vogliono il cambiamento dico prendetevi in mano il partito e aiutate Elly Schlein a trasfromarlo nel più grande partito progressista, ambientalista e femminista d’Europa. Le vostre battaglie sul clima e su una politica che fa della legalità e della partecipazione attiva un punto fermo sono fondamentali per costruire il nuovo Partito democratico. Chi vuole una società più giusta e più equa entri nel Partito democratico e lo rafforzi nelle fondamenta. Elly Schlein per il PD è rigenerazione e speranza al tempo stesso di una vera alternativa alla destra di Giorgia Meloni. È sinonimo di cambiamento su lavoro, clima e diritti con posizioni nette: è su queste sfide che si cambia il PD, la politica e l’Italia. Elly sarà alla guida di quel cambiamento perché fa parte di quella generazione che non si è più sentita rappresentata e che vuole cambiare la sinistra italiana allargandola e unendola, completando quel ricongiungimento con chi in questi anni è rimasto senza una casa politica".

"Sul lavoro chi nel PD crede ancora nel Jobs Act lo dica chiaramente, sicuramente forse ci sono nelle altre mozioni, non qui. Io quella delega non la votai allora e lo rivendico ancora oggi. Basta con la precarietà, con il lavoro a cottimo, con i contratti a termine, con gli stage gratuiti, con un lavoro poco sicuro. Facciamo una battaglia dura in Parlamento sul salario minimo; per ottenerlo, mettendo la destra con le spalle al muro, servirà una grande mobilitazione generale guidata dal nuovo PD".

«In Campania va cambiato tutto»

Per il Partito in Campania si dice preoccupato, "Nessuno pensi di portare il circolo a casa sua" avverte. "Siamo una grande comunità politica. Gli altri partiti hanno proprietari che decidono dal caldo dei loro salotti. Ma chi vive in comunità ne rispetta anche le regole: il congresso sarà riformativo della natura del Pd, i temi su cui ci confrontiamo riguardano la vita delle persone. Ridurre tutto questo a una guerriglia tra gruppetti che si posizionano per occupare la sede di un partito lo trovo disdicevole, soprattuto in Campania. Una di quelli regioni in cui bisogna cambiare tutto, non è un caso che ci siano problemi serissimi a Napoli, Caserta, Benevento. Ad Avellino e Salerno mi pare ci siano due assemblee elette, le regole sono molto chiare. E i circoli esistono, a Caserta ce ne sono solo 5. Benevento peggio ancora, c’è anche chi esulta per una decisione burocratica (l’atto che attribuisce nuovamente la segreteria del Pd Sannio a Giovanni Cacciano, ndr) che ritengo profondamente sbagliata. Ma non è portandosi il circolo a casa propria che si salva un partito, così lo si affossa".

"Via i massoni dal PD”

«Noi tutto questo lo spazzeremo via, con Elly Schlein non ci sarà posto per chi pensa che il partito coincida con sé stesso. Fuori tutti i massoni dal partito, non si può militare nel partito e allo stesso tempo far parte di associazioni che nulla hanno a che vedere con la politica. Dentro invece i giovani, a cui chiediamo di spazzare via tutto il marcio che c’è. Questo congresso, e con esso la Schlein, rappresenta una grande opportunità per chi ama la politica. Siamo qui per aiutarla, ma a guidare sarà lei, con le scelte che vanno fatte, sopratutto al sud e in Campania».