In un precedente articolo, ho richiamato alcune mie proposte, fatte nel corso degli anni e non accettate. Di seguito, richiamo altre proposte fatte cadere nel vuoto.
1) Negli anni 80, si incominciò a parlare di costruire la strada a scorrimento veloce Valle Caudina - Avellino. Un giorno, l’ideatore venne in Comunità Montana per chiedere la sponsorizzazione del progetto. Chiesi di darmi tempo per capire il Progetto. Dopo alcuni giorni, convocai il richiedente, al quale feci osservare che il progetto non rispettava l’ambiente e, se realizzato, avrebbe isolato i Comuni del Partenio. Inoltre, se la Valle Caudina incominciava da San Martino, perché la strada doveva iniziare da Paolisi (BN). Mi venne la battuta: Più lunga è la Via, più lauta è la tangente. Inoltre, dopo Roccabascerana, il progetto prevedeva un percorso tortuoso, facendo aumentare i Km. Perciò, non potevamo sponsorizzare quel tipo di progetto. L’intrallazzatore si rivolse all’ASI, che concesse la sponsorizzazione. La costruzione fu iniziata, ma non raggiunse nemmeno il bivio per Altavilla, perché i Comuni dei territori da attraversare reagirono. Risultato: 40 Ha di terreno fertile tolto all’agricoltura (Paolisi - San Martino), miliardi spesi e la strada costruita solo per metà. Io, per le posizioni assunte contro la strada, fui minacciato.
2) Nel 1987, un politico della zona, propose di realizzare il Parco del Partenio. In un convegno da me sollecitato, il Direttore di un Parco Nazionale del Nord disse che per realizzare un parco ci volevano 3 cose: una Legge, un territorio e il consenso del popolo. Mancavano “tutte e tre” le cose. Inoltre, lo statuto era la copia sbagliata di quello della Comunità Montana. Nonostante ciò, la DC, vedi Ma...a, fece deliberare l’istituzione del Parco. Dopo un cinquantennio, con tanti soldi consumati, non si vede nessun vantaggio per lo sviluppo del Partenio. Solo soldi sprecati e tangenti.
3) Ho sempre pensato che per lo sviluppo di una Regione sia importante il collegamento tra i capoluoghi delle sue Province. Sapendo che l’economia irpina e quella sannita sono complementari, proposi di intervenire sulla strada Avellino –Benevento, via Altavilla Irpina, per ridurre il tempo di percorrenza da un’ora a 20 minuti e per creare le condizioni per lo sviluppo della zona attraversata. Parlai al vento. Nessuno mi diede ascolto.
4) Ho sempre considerato il Lago di Conza una risorsa per il turismo sportivo. Da assessore provinciale allo sport, coinvolsi il campione olimpionico di canottaggio, che collaborò con entusiasmo, per cercare di utilizzare il Lago per questo sport. Solo l’Irpinia, in Campania, ha una risorsa del genere. Organizzammo il Campionato di canottaggio. Fu un gran successo, del quale si parlò in tutta la Regione.
Il CONI mi assegnò la Croce al merito sportivo.. Finito il mio Assessorato, tutto fu abbandonato.
5) Nel 1969, organizzai un convegno a Cervinara per proporre agli amministratori della Valle Caudina la creazione di una Cassa Rurale, sull’esempio dell’Emilia Romagna. Oltre ad avere la reazione degli usurai e dei commercianti, nessuno degli amministratori, dei notabili e dei dirigenti politici prese in considerazione la proposta.
6) All’inizio degli anni ’80, diventò attuale discutere dei rifiuti, che erano diventati oro nero per la camorra, mentre il territorio veniva inquinato. Parlai con Usvardi, parlamentare e sindaco di Mantova, e mi resi conto che bisognava costruire un termovalorizzatore. Mandai un Ingegnere, che aveva rapporti con la C.M. Partenio, in Svizzera e a Mantova per procurare un progetto. Cercai di sensibilizzare gli amministratori dei Comuni del Partenio e di alcuni comuni del Sannio, compreso Benevento. Individuammo anche il posto in cui doveva costruito. Nel popolo si creò entusiasmo. Purtroppo dei comuni irpini solo due dimostrarono sensibilità. Gli ambientalisti e i Verdi ci ostacolarono, dimostrando la loro miopia. E la proposta aborti. Spero che si capisca il danno provocato.
