Una strategia comune per le aree interne di Irpinia e Sannio, che devono lavorare in sinergia mettendo in comune anzitutto i trasporti. Sinergia sul futuro, dunque, per rifiuti, acqua, università e infrastrutture. E’ la ricetta per lo sviluppo di questi territori “deboli, demograficamente fragili”.
E’ la proposta del sindaco di Benevento Clemente Mastella lanciata durante il convegno: «Modelli di gestione dei servizi pubblici, esperienze e prospettive per gli enti locali», una iniziativa che si è tenuta presso la Camera di Commercio Irpinia-Sannio. Presenti i sindaci di Avellino Laura Nargi e di Benevento, Clemente Mastella, il senatore Enzo De Luca, presidente dell’Osservatorio regionale campano sulla gestione dei rifiuti, Antonello Lenzi, amministratore unico di Alto Calore Servizi Spa, e Antonello Barretta, direttore generale Ciclo integrato acque e rifiuti della Regione Campania. A moderare l’incontro il direttore di Ottochannel, Pierluigi Melillo.
Acqua, trasporti, rifiuti, «sono poche le realtà con questa forma di commistione in comune» spiega Mastella. «Avellino e Benevento possono essere una eccellente promozione per lo sviluppo del territorio evitando egoismi di parte. Dopo la stagione politica di De Mita, dove con battaglie comuni abbiamo sostanzialmente immaginato la strategia per le aree interne, lo abbiamo fatto insieme. Ecco, l’auspicio è tornare a quella proposta politica quali interpreti fedeli di questa costruzione in parte nuova in parte inedita, in una prosecuzione del passato. Molti servizi possono essere messi in comune - spiega l’ex ministro - dalle strade alla ferrovia, ovvero le due ferrovie compresa la Benevento-Cancello che passa in Valle Caudina».
Su l’università Mastella rilancia la sua battaglia: «Dovrebbe partire da Benevento una facoltà di medicina com 60-70 studenti, che possono studiare tranquillamente tra l’ospedale di Avellino e quello di Benevento. Non mi pare un carico inaffrontabile, sul resto possiamo dialogare tranquillamente per una strategia comune su territori che sono demograficamente deboli e fragili. Ma assieme possiamo spuntarla. Non vedo per quale ragione Napoli debba avere due facoltà di medicina, Caserta e Salerno ce l’hanno e noi no».
Anche il sindaco Laura Nargi rilancia sulla collaborazione tra “cugini”. «Sì alla sinergia sul piano per i corsi universitari di medicina nelle aree interne - rilancia Nargi - su questo punto di vista i nostri territori sono sempre stati penalizzati. Con il Sannio abbiamo tanti punti in comune, abbiamo già discusso con Mastella di un quadro di azione comune in questi mesi. Un’intesa assolutamente auspicabile. La gestione dei servizi pubblici è strategica per realtà come le nostre - sottolinea - come per la ferrovia serve un dialogo proficuo su acqua e rifiuti, abbiamo gli stessi problemi ma siamo sulla stessa lunghezza d’onda».