Irpinia verso i referendum: Lavoro, sicurezza, tutela, dignità, cittadinanza

Costituito il comitato referendario del Baianese

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Nella giornata di ieri Lunedì 5 Maggio a Baiano è stato costituito il comitato referendario del Baianese per i Sì Referendum abrogativi dell’8 e 9 Giugno 2025.

Baiano.  

Presso la sede della Cgil di Baiano, si è ufficialmente costituito il Comitato Referendario Baianese per i Sì ai 5 referendum abrogativi previsto dell’8 e 9 giugno.

Il comitato nasce per sensibilizzare la popolazione del territorio alla partecipazione attiva al voto e, in particolare, per promuovere i Sì a tutti e cinque i quesiti referendari.

Alla costituzione del comitato hanno aderito la CGIL di Avellino, consiglieri comunali dei paesi di Baiano, Sperone e Avella, iscritti e rappresentanti locali del Partito Democratico e Sinistra Italiana, membri di associazioni socio-culturali del territorio e numerosi cittadini.

Il comitato referendario ha già pianificato una serie di incontri pubblici e momenti informativi nei sei comuni dell’area baianese, con l’obiettivo di spiegare ai cittadini i contenuti del referendum e l'importanza di esprimere un voto consapevole.

Il primo appuntamento è previsto per domenica 11 maggio, a partire dalle ore 10:00, presso l’area mercato del Comune di Sperone, dove si terrà un’azione di volantinaggio con distribuzione di materiale informativo e un confronto diretto con la cittadinanza.

Votare Sì significa scegliere un’Italia più giusta, che tuteli le cittadine e i cittadini, garantisca maggiore equità sociale, riduca la precarietà, promuova l’inclusione e la sicurezza sul lavoro con la cittadinanza. Il referendum è uno strumento di democrazia diretta: la partecipazione è un diritto, ma anche un dovere civico.

Con la vittoria dei Si dal giorno dopo ovvero il 10 giugno 2025 cambiano immediatamente, in meglio, la vita dei cittadini precari, lavoratrici e lavoratori, dei giovani!

Il Comitato Referendario del Baianese invita tutte e tutti i cittadini a informarsi, partecipare agli incontri pubblici e andare a votare l’8 e 9 giugno per cambiare davvero