Comune, conti i rosso. Santoro: "Frutto di anni di devastazione amministrativa"

Avellino, il caso conti l'ex consigliere comunale di opposizione: solo un cieco non vede il disastro

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Avellino.  

Nove milioni di euro da recuperare entro l'anno. E' la mission del commissario prefettizio del comune di Avellino, Giuliana Perrotta, che in queste ore sta analizzando, punto per punto, i conti dell'ente e ha incontrato i revisori dei conti. “Lo spettro del dissesto incombe sul Comune di Avellino”, dice l'ex consigliere comunale Amalio Santoro. Intanto dalla prima ricognizione emerge il dato dei numeri da ripianare per rispettare il piano di riequilibrio.

Il piano di riequilibrio

4 milioni di debiti a cui vanno aggiunti i cinque milioni annui previsti dal piano triennale di rientro. “Sui numeri del bilancio del Comune di Avellino c'è poco da discutere- spiega Santoro -. Il rendiconto che è stato bocciato è il riassunto fedele di anni di devastazione amministrativa. Lì dentro c'è un'interpretazione di una politica smisurata, senza responsabilità, che alla fine ha bruciato sè stessa e ha portato la città a sbattere contro un muro. Parliamo di un disavanzo di oltre 27 milioni di euro, di debiti con tutte le amministrazioni dello Stato Ministero del Tesoro, Ministero degli Interni, Presidenza del Consiglio. Zero incassi dalle alienazioni. Insomma, siamo di fatto già nel dissesto. Sono bastate poche ore ad un commissario intelligente per fotografare una realtà che solo i ciechi non vedevano”.