“Alaia indagato? Non lo sapevo. Non l’ho sentito, che Dio l’abbia in gloria”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato, ieri a Serino, la notizia dell’indagine a carico di Enzo Alaia, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale. A comunicare il suo coinvolgimento nell'inchiesta era stato lo stesso Alaia, che lunedì aveva pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. "Cari amici (...) con spirito ampiamente collaborativo, nutro l'auspicio che presto emerga tale mia totale estraneità e, nel contempo, esprimo la massima fiducia nell'operato della magistratura".
La difesa di Alaia
Alaia, difeso dall'avvocato Benedetto De Maio, chiederà di essere ascoltato dagli inquirenti "appena avrò contezza degli atti dell'indagine. C'è in me la piena consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della legalità e dell'etica e forte di questa consapevolezza guardo al futuro con la serenità di sempre", aveva spiegato Alaia.
Il rispetto della costituzione
Ieri il Governatore intervistato a margine della visita nell'area Pip di Serino ha spiegato: "la magistratura farà fino in fondo il proprio lavoro, senza guardare in faccia nessuno, ma voi giornalisti dovete imparare a rispettare la Costituzione. Ogni indagato, fino a giudizio definitivo, è una persona perbene. Questa abitudine di massacrare qualcuno per un semplice avviso di garanzia è il segno di un Paese incivile e barbaro.”
Fico e il codice etico
Il presidente ha poi risposto, indirettamente, anche all’ex presidente della Camera Roberto Fico, sottolineando l’impegno della sua amministrazione sul fronte della legalità: “Chi viene in Campania deve imparare il codice etico, non insegnarlo. Noi siamo un modello di trasparenza. Ricordo che dieci anni fa abbiamo firmato un protocollo di vigilanza collaborativa con l’Autorità anticorruzione, unico in Italia.”
De Luca a Serino
Ieri il governatore durante il conveno "Acqua, impresa e futuro" ha parlato anche del concorso Oss. “Quello degli OSS è un concorso in atto per il quale abbiamo rilevato una situazione anomala: ormai circolava la voce, sempre più diffusa, che i posti da OSS venissero venduti”.
Concorso sospeso
“Abbiamo effettuato una verifica con le aziende e abbiamo constatato che la società incaricata di predisporre i quiz li aveva elaborati una settimana prima delle prove. In questo clima, ovviamente, non c’era da stare tranquilli- ammonisce De Luca –C’era un rischio enorme di porcherie clientelari e di compravendita di posti. Questo è il motivo per cui è stato sospeso tutto. Ma il concorso andrà avanti”.
