«Caro Renzi, troppo disonore sul Pd in Irpinia. Pensaci tu»

Andrea Forgione scrive al premier

Paternopoli.  

"Caro Presidente Matteo Renzi, sono Andrea Forgione, segretario del Circolo PD Angelo Vassallo di Paternopoli, in provincia di Avellino. Sono stato eletto dirigente provinciale alle primarie in una lista renziana. Sono il fondatore e portavoce del primo Comitato Irpino per il Si alla Riforma Costituzionale. Sono stato fondatore in Irpinia del Partito Democratico e sono stato al tuo fianco dal primo momento, dalla prima Leopolda. Ti scrivo perche' qui da noi il disonore e la vergogna sono scesi nel partito. Un commissario, Riccardo Tramontano, mandato da Roma nella federazione di Avellino per riportare legalita' statutaria e regole nel PD Irpino, ha calpestato le regole da lui stesso imposte al fine di infiltrare nel circolo PD di Paternopoli elementi del Nuovo Centro Destra, del Partito di Verdini , di Casapound , di Berlusconi». Così  Andrea Forgione ,segretario circolo PD Paternopoli, dirigente provinciale, componente Comitato Irpino per il SI alla Riforma Costituzionale.

. Questi i fatti in breve. Il commissario Riccardo Tramontano sceso da Roma per vigilare sul tesseramento ad Avellino, aveva imposto regole rigide : ogni circolo doveva avere le stesse tessere dell'anno precedente , implementate solo del 20 per cento. Ogni circolo doveva tenere aperto il tesseramento per almeno due fine settimane del mese di febbraio , con tre giorni consecutivi di apertura nell'ultima settimana. Noi , democratici e democratiche del Circolo Angelo Vassallo, abbiamo seguito alla lettera il regolamento del Commissario. Due giorni prima della chiusura del tesseramento provammo a chiedere se era possibile avere almeno altre dieci tessere, in deroga agli ordini imposti dal commissario, ma ci fu risposto dallo stesso Riccardo Tramontano che era impossibile. Dopo due mesi ci siamo recati ad Avellino per avere la nota ufficiale dei tesserati ed abbiamo scoperto che arbitrariamente Tramontano aveva firmato ed avallato , a nostra insaputa, 17 tessere per il nostro circolo, implementando i tesserati . E questi tesserati di Tramontano sono i nostri avversari in consiglio comunale , da sempre tuoi e nostri avversari , tutti riconducibili ad Ncd, A.L.A. e Forza Italia. A questo punto , nella sede del Pd provinciale abbiamo affrontato verbalmente Tramontano chiedendo spiegazioni dell'accaduto . Egli con linguaggio mieloso ma con fare arrogante e presuntuoso, fra lo strafottente e l'invincibile , ha esclamato; “ nel partito di Renzi c'e' posto per tutti, adesso comandiamo noi ”. Come e' possibile che a noi , democratici e democratiche fondatori del PD in Irpinia, renziani da sempre , sono state negate dieci tessere mentre il commissario, che si dice renziano, nottetempo , sottotraccia ed a scavallo , ha permesso ai nostri avversari di invadere e contaminare la famiglia democratica di Paternopoli?. Ma noi , caro Presidente , affermiamo che Tramontano si e' fatto male i conti. Non riconosceremo mai questi pseudo tesserati . Per noi questi avventurieri senza scrupoli sono i tesserati di Tramontano e se vogliono fare politica la dovranno fare in quel di Roma, nel circolo del commissario Tramontano.

Il nostro e' un piccolo paese dell'entroterra campano di circa duemila elettori. Di questi almeno mille ci hanno votato e ci votano fin dal 2008. Moltissimi di questi elettori, studenti e casalinghe, professionisti ed operai, disoccupati e contadini, hanno costituito il primo comitato per il SI alla riforma costituzionale. Dopo questo strano e sconcertante episodio questi democratici mi chiedono di votare per il NO e cominciano ad avere perplessita' anche sulla tua azione di rinnovamento delle istituzioni e dell'agire politico. Io, umile servitore di questi cittadini elettori , mi sforzo di distinguere le due cose ma la famiglia democratica di Paternopoli e' fortemente arrabbiata. Fai ritirare il provvedimento illegittimo con il quale Tramontano ha tesserato al nostro circolo i tuoi ed i nostri avversari, trasformisti ed opportunisti, e fai ritornare la pace e la serenita' in chi credeva nella tua missione di innovazione. Perche' , caro Presidente, una domanda deve trovare risposta; un cittadino italiano puo' affidare ad altri cittadini la responsabilita' di cambiare la costituzione della Repubblica , se poi questi non rispettano neanche le regole statutarie del partito nel quale militano?. Noi crediamo di no. Ed allora il commissario Tramontano va smentito perche' egli ha sostenuto che tutta questa brutta faccenda e' fatta nel tuo nome. (...) Noi vogliamo solo continuare a servire gli interessi dei cittadini e del territorio. Vogliamo solo poter affrontare con te e per l'Italia la battaglia del referendum . Vogliamo solo poter continuare a vivere l'impegno politico con amicizia e coerenza, cosi come abbiamo fatto fin qui. Anzi, non vogliamo sapere nulla dei Famiglietti e dei Tramontano (...).

O noi o loro. Non vorremmo che per 17 tessere illegittimamente sottoscritte da Tramontano quasi mille cittadini debbano andare ad ottobre alle urne per un voto di reazione.

Sicuri che vorrai farti carico del problema , convinti che dirai parole di verita', l'occasione e' gradita per porgerti fraterni saluti».

Redazione Av