Ternana - Avellino 1-2: le pagelle

La firma di Foscarini e Castaldo sulla salvezza. Molina assist man. Occhio a Wilmots: ha talento

di Marco Festa - Inviato a Terni

Ternana - Avellino 1-2: le pagelle.

Avellino (4-4-2)

Radu 6: Beffato in avvio di gara dalla conclusione da distanza ravvicinata di Signori prima di restare pressoché inoperoso. In Irpinia è cresciuto e ha dimostrato il suo valore.

Laverone 6: Carretta lo mette in difficoltà con la sua velocità e intraprendenza, ma alla lunga gli prende le misure uscendo fuori alla distanza. Non riesce ad arrivare al cross con la consueta frequenza.

Migliorini 6: Soffre con il reparto in avvio di gara prima di entrare in controllo e guidare la difesa con la consueta leadership.

Kresic 6: Anche per lui l’inizio di gara è da incubo. Superato lo sbandamento iniziale fa il suo senza infamia e senza lode.

Falasco 6: Partenza titubante, la ginocchiata alla testa da parte di Carretta è come una sveglia. Progressivamente affonda sulla corsia di competenza con convinzione e costanza. (31' st Ngawa sv: Dentro per il serrate le fila finale. Strepitosa la sua stagione. Determinante il suo contributo per aiutare l’Avellino a restare in Serie B. Il suo futuro, invece, è in Serie A).

Gavazzi 6: Parte malino, ma gioca un gran secondo tempo. Ha il contratto in scadenza, sul campo si è meritato il rinnovo con l’annata del rilancio, ma la sua permanenza allo stato attuale non è scontata.

Wilmots 7.5: Tecnicamente non si discute: evidente dal primo allenamento in biancoverde. Strepitosa la doppia giocata a centrocampo con scarico sulla corsia laterale per Molina che va a firmare l’assist del gol vittoria. Verticalizza, gioca di prima. Ha bisogno di tempo per crescere, ma l’Avellino può e deve ripartire da lui per il centrocampo formato 2018/2019.

Di Tacchio 6.5: Zanon gli nega la gioia del gol salvando sulla linea una sua botta col mancino violenta e precisa. Instancabile, come sempre. Muscoli ed energia dal ritiro di Cascia all’ultima di campionato. Professionista esemplare.

Molina 7: Saluta con l’ennesimo assist di una cavalcata da applausi: doppio passo e tocco all’indietro per il gol salvezza di Castaldo. L’incubo dell’inattività è il passato. La carriera è di nuovo in ascesa al termine di una stagione super frutto di un’umiltà e di una forza d’animo che valgono ancor più della sua qualità. C’è la anche la sua firma, visibile, sulla salvezza. Non si è mai tirato indietro. (22' st D'Angelo 6: Ringhia per guidare i compagni a tagliare lo striscione del traguardo. Finale di stagione tribolato a causa dell’infortunio alla caviglia sinistra occorsogli contro il Perugia, brava la squadra a non far pesare la sua assenza prolungata.)

Castaldo 8: Semplicemente decisivo. Tredicesimo gol stagionale con un piattone che sa di liberazione. Il suo sigillo sulla salvezza: come un anno fa. Leader tecnico e carismatico.

Ardemagni 6: Da un suo errato appoggio nasce il gol della Ternana. Si riscatta prendendo l’ascensore per firmare l’1-1: digiuno interrotto, non segnava dal 6 novembre. Può essere al passo d’addio: in archivio una stagione con più bassi che alti. (39' st Asencio sv: A tutta birra in pressing sugli avversari per proteggere il vantaggio. Sette gol e il piglio del calciatore che si farà. Avellino è stato il suo trampolino di lancio: è destinato a grandi palcoscenici.).

Foscarini 8: Umiltà, concetti semplici ma non banali. Tanto lavoro, poche chiacchiere e zero retorica. Sulla salvezza c’è la sua firma in calce. Lucido anche sul capitolo permanenza: patti chiari e amicizia lunga dalla preparazione agli aspetti organizzativi più basilari. Così ragiona un professionista.

Ternana (4-3-3): Plizzari 5; Vitiello 5 (1' st Valjent), Rigione 4.5, Signorini 5.5, Zanon 6 (16' st Angiulli 5.5); Signori 6, Tremolada 5.5, Statella 5; Defendi 5, Finotto 5, Carretta 6.5. All.: De Canio 5.5.

Arbitro: Forneau della sezione di Roma 1 6.