Iannuzzi: "La Sud farà la differenza. Braglia? Ma che senso avrebbe cambiarlo?"

Il punto sul momento dell'Avellino con uno degli storici punti di riferimento del tifo biancoverde

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Avellino.  

L'Avellino deve sfatare il tabù della vittoria, del gol su azione che manca ormai da mesi, ma non può farsi prendere dall'ansia ed ha bisogno del sostegno della sua gente, ancora una volta, per iniziare a correre in classifica.

Franco Iannuzzi, tra gli storici riferimenti del tifo irpino, predica calma e guarda avanti con ottimismo: “Abbiamo fatto quattro pareggi, tutti aspettiamo la prima vittoria. Sono convinto e lo ripeto, l'Avellino è stato costruito bene, rispetto alla scorsa stagione ha ricambi ottimi, una panchina lunga, la possibilità di schierare due squadre. Dobbiamo stare tranquilli e aspettare anche se, indubbiamente, dispiace aver perso dei punti nelle prime quattro partite, pure per un pizzico di sfortuna. Sono certo che questa squadra ci darà grandi soddisfazioni”.

Intanto, si va verso il ritorno sugli spalti del tifo organizzato: “Indubbiamente ci sono delle norme che ci creano dei problemi per tifare come vorremmo. Stiamo discutendo, penso che al più presto il tifo organizzato si farà sentire. La Curva vuole sempre stare vicino alla squadra, sostenerla. Lo abbiamo dimostrato negli anni, durante i playoff è arrivata una grande dimostrazione della nostra forza. Sono dell'opinione che è importante che i ragazzi della Curva tornino sugli spalti per riprendere a dare il loro apporto. Inutile nascondersi, sono loro a dare una marcia in più alla squadra, questa è la realtà”.

Il direttore sportivo Di Somma ha detto di non percepire più quell'unione di intenti collettiva che era la forza dell'Avellino negli anni d'oro della Serie A: “L'ambiente deve remare dalla stessa parte. Nessuno escluso. Se c'è un clima positivo tutto fila per il verso giusto. I calciatori devono capire in che piazza giocano. Non voglio essere ripetitivo, di parte o retorico, è semplicemente la verità. In Italia Avellino è una delle piazze più importanti in assoluto. Bisogna onorare la maglia e portare rispetto per i tifosi che la sostengono, come abbiamo sempre chiesto. Fa piacere che il gruppo sia unito, che si compatti attraverso iniziative fuori dal campo, ora attendiamo risposte sul campo augurandoci che tutti raggiungano quanto prima la condizione fisica ideale. Con il Potenza e il Catanzaro ci aspettiamo due successi di fila perché questa squadra ha una rosa in grado di avere una classifica decisamente migliore di quella attuale”.

Braglia sulla graticola? Iannuzzi è perentorio: “Fiducia totale nel mister. Si è preso le sue responsabilità, a giugno si è deciso di andare avanti insieme, con lui, ed è giusto che vada avanti fino al termine della stagione conducendo la barca in porto. Che senso avrebbe cambiarlo? Per dare alibi a un eventuale sostituto, in caso di risultati negativi, di non aver costruito la squadra? Mister Braglia è un allenatore quotato, che conosce come pochi altri la categoria e ha avuto i calciatori che ha chiesto. Ora lasciamogli il tempo di allenarli e di abbracciare il destino dell'annata agonistica, nel bene o nel male”.