Scandone: Menetti attende, la firma slitta. Focus sul roster

Scenario cristallizzato: il coach reggiano resta ad un passo. I primi dettagli sulla squadra

Avellino.  

 

di Carmine Quaglia

Ogni momento sembra buono per concretizzare l'accordo di massima raggiunto sulla base di un biennale e concedere i crismi dell'ufficialità tramite l'annuncio, ma del comunicato ancora nessuna traccia, Max Menetti si ritrova ad attendere la Sidigas Avellino e sul coach gli interessi delle big di Serie A2 crescono. Lo scenario non cambia, appare cristallizzato, pronto all'atto formale della firma, passo decisivo che può permettere alla dirigenza, nella persona di Nicola Alberani, di dare davvero via al mercato, dare forma al nuovo roster. Il nome di Max Menetti va oltre il concetto di "primo nella lista" in un'eventuale taccuino societario. L'accordo c'è, ma non la sigla a determinare l'inizio del nuovo ciclo tecnico in terra irpina dopo l'addio a Stefano Sacripanti.

Che ci sia intesa sul da farsi tra il direttore sportivo biancoverde e il coach in pectore non è un mistero. Oltre i contatti, c'è stato un incontro a Bologna tra Alberani e Menetti per avviare il dialogo estivo di allestimento del roster e di definizione dello staff tecnico (gli assistenti saranno scelti da Menetti che, usualmente, conta sull'apporto di colleghi che sono della scuderia dell'agente Virginio Bernardi e filtrano già i primi nomi in tal senso). Il ritardo nella firma è, comunque, un aspetto da non sottovalutare. Ad Avellino restano le suggestioni Luca Banchi e anche Jasmin Repesa, tecnici graditi nel passato dal patron Gianandrea De Cesare. L'ingegnere sembra, però, pronto a dare seguito al lavoro di Alberani che punta sull'apporto di Menetti. Il coach reggiano può giocarsi, in Irpinia, la sfida di rinnovare gli ottimi risultati conseguiti in carriera (una promozione in A, una EuroChallenge, una Supercoppa Italiana e la disputa di due finali Scudetto) andando oltre il concetto di propheta in patria, dimostrando anche lontano da casa il suo valore. Sull'ex Grissin Bon ci sono gli occhi di Treviso e della Fortitudo Bologna che, nella prossima stagione, daranno tutto per acquisire uno dei 3 pass a disposizione per l'accesso alla massima serie (nel 2019/2020 la Serie A tornerà a 18 squadre).

Il roster - Il budget di Sidigas, messo a disposizione nell'estate 2017, è praticamente confermato anche per la prossima annata sportiva. Non c'è dubbio alcuno: Avellino ha manifestato l'interesse di conferma ai gironi di Champions e attende novità dai vertici di FIP e Legabasket per evitare il Qualification Round. Alberani è al lavoro, in primis, per il pacchetto italiani. Dodici mesi fa, la Scandone firmò con Ariel Filloy un contratto con clausola di doppia uscita al 30 giugno 2018. Il costo dell'opzione per entrambe le parti è notevole e c'è da aggiungere che la volontà primaria dei biancoverdi sarebbe quella di estendere il contratto, rendendolo pluriennale. Anche per Lorenzo D'Ercole si lavora alla conferma, mentre per Andrea Zerini, di ritorno al PalaDelMauro con sedute di allenamento, sembrano esserci rumors di uscita.

Per la quota stranieri del roster futuro, Thomas Scrubb è praticamente blindato dalla natura contrattuale (uscita solo in favore di Avellino che, invece, punterà sul canadese di passaporto britannico e rinnoverà l'accordo), mentre per Shane Lawal, con cui c'è un'opzione per il prossimo anno, una decisione sarà presa solo quando sarà ufficializzato il coach. La formula della squadra risulterà variabile: di fatto, un 5+5 in evoluzione, movitato dal mercato degli italiani e dalla ricerca giocatori di assoluto livello.