Terre ai migranti: "Proposta incommentabile"

I cittadini si dividono sulla proposta di Ricci. Don Nicola De Blasio: Un'idea che non si commenta

Il presidente della Provincia, vista la scarsità di fondi, per combattere il dissesto delle strade ha proposto di affidare i terreni incolti ai migranti. Ma non tutti hanno gradito

Benevento.  

Il presidente della provincia di Benevento, Claudio Ricci, ha fatto una proposta alle istituzioni nazionali e regionali: affidare i terreni incolti di proprietà del demanio ai migranti e ai rifugiati che sono sul territorio per toglierli all'incuria e per porre un argine al dissesto stradele. 

Ciò perché, com'è noto, i trasferimenti statali alla Provincia sono ormai ridotti al lumicino, e dunque la manutenzione stradale è impossibile da effettuare in maniera costante e puntuale. Parte dei danni alle strade arrivano proprio per la gran presenza di terreni incolti: "le acque, non più irregimentate con i solchi caratteristici dell’agricoltore (le rasole) nei periodi di piovosità, sia essa più o meno concentrata, si distribuiscono disordinatamente sulle superfici incolte - ha ricordato Ricci -  impregnano le masse argillose che costituiscono la maggior parte dei nostri territori e li predispongono alla franosità". 

Di qui la proposta, che fu presentata dal presidente dell'Archeoclub Benevento proprio a Ricci, e che l'inquilino della Rocca ha fatto propria, di affidare le terre ai migranti. 
 

Sul punto, però, la popolazione si divide. Don Nicola De Blasio, responsabile della Caritad Diocesana di Benevento, è perentorio: "E' una proposta incommentabile" dice. Sui social qualcuno apre all'idea: "Comunque dobbiamo dargli casa e da mangiare: è giusto che se li guadagnino", per altri invece si paventa il famigerato primato dell'immigrato rispetto all'italiano: "Così tolgono il lavoro a noi Beneventani", è un commento, che riceve anche una eloquente replica: "Hai ragione, questi neri se ne devono andare". 

Crisvel