Dopo le polemiche sollevate con la lettera ai cittadini con la quale l'arcivescovo di Benevento Felice Accrocca aveva 'criticato' la decisione del Governo di chiudere i porti ad una nave con a bordo migranti soccorsi nel Mediterraneo, e le polemiche che ne sono seguite, anche con l'intervento della Lega per Salvini del Sannio e in ultimo di una dura replica di Forza Nuova, l'arcivescovo metropolita ha voluto precisare alcuni aspetti del suo scritto. Lo ha fatto in apertura dell'Ultimo appuntamento di Cives, il Laboratorio di formazione al bene comune”, che si è svolto oggi nel palazzo Arcivescovile.
Monsignor Accrocca a chi gli ha chiesto delle polemiche suscitate dopo la pubblicazione della sua lettera ha risposto con richiami storici ed oggettivi, precisando anche quello che la Chiesa beneventana e non solo fa per gli ultimi, per i poveri italiani e per gli immigrati.
L'arcivescovo, in particolare, a chi, come la Lega gli aveva 'suggerito' di guardare di più e per prima agli italiani e ai problemi del Sannio ha risposto: “Nella lettera pastorale del 2016 parlo già di quelle cose lì, del nostro territorio, del Fortore e di tutti i problemi del Sannio. Il mio compito di Pontefice – ha rimarcato Accrocca - è quello di tessere muri, non di alzare” e a tal proposito il pastore della Chiesa sannita ha rimarcato la necessità di ricordare “che un problema (quello degli immigrati ndr) possa essere anche una risorsa. E' chiaro che quanto si tocca un problema sociale si entra in un problema politico, sapevo che scrivendo sui migranti avrei attivato dibattito e non solo, ma a me interessa discutere e ascoltare anche opinioni diverse. La Chiesa in tanti modi aiuta i migranti e i poveri in generale, basti pensare alle mense, ai dormitori e ad altre strutture che ospitano anche italiani e sono soprattutto gestite dalla Chiesa, dal Terzo settore.
Purtroppo – ha poi detto rammaricato l'arcivescovo della diocesi di Benevento – in Italia ed in generale si sta abbassando il livello del ragionamento e si comunica solo sempre con slogan... Non si argomenta, si urla sempre di più contro l'altro, e questo è pericoloso”. Poi ha ricordato: “Noi siamo stati e siamo un paese di migranti. L'occidente è il risultato dell'unione dell'elemento Romano e dei Barbari, allora i barbari venivano da Nord verso Sud, oggi li sentiamo da Sud verso Nord, avvertiamo questi poveri disgraziati come un tempo si avvertiva la calata dei Barbari. Questa è storia”.
