De Luca (Ais): Il Sannio va raccontato attraverso i suoi vini

La delegata dell'associazione Sommelier nel Sannio: "La sfida è spiegare il Sannio al mondo"

Benevento.  

Passi lenti, ma ben cadenzati e ora il Sannio cammina e bene sulle strade del vino e della qualità. Siamo a un nuovo punto di partenza, come detto, che però lascia ben sperare. Ma ci sono errori da non commettere, come spiega Mariagrazia De Luca, delegato Associazione Italiana Sommelier nel Sannio. Le divisioni di un tempo vanno dimenticate, serve un territorio unito, coeso e c'è bisogno di chi lo sappia raccontare e promuovere :

“C'è maggior sensibilità verso chi comunica il vino, come appunto i sommelier. C'è stato uno scatto maggiore da quando il Consorzio Sannio Dop ha iniziato ad operare attivamente sul territorio, è innegabile, e in questo quadro le figure professionali sono importantissime perché la comunicazione è fondamentale nel mondo del vino, il racconto di un territorio, della bellezza di un territorio, di un bicchiere di vino, la storia dei nostri vignaioli, dei grandi come dei piccoli produttori è importantissimo, così come il concetto di accoglienza. Il Sannio è ricco di storia, di cultura, di bei paesaggi, ma senza infrastrutture, senza cultura dell'accoglienza non si può. Bisogna avvalersi di figure che capiscano chi hanno di fronte per accoglierli e accompagnarli, facendogli capire da dove veniamo e dove vogliamo andare”.

Può essere davvero il vino il collante e il volano per il Sannio secondo Mariagrazia De Luca, che per il futuro dice: “Immagino un Sannio coeso dal punto di vista vinicolo. Che rappresenti la qualità e non solo la quantità. Vorrei che comprare fuori dall'Italia un vino sannita significhi comprare qualità, al di là della singola cantina, questo sarebbe il vero passo avanti: coesione dei produttori, del territorio. Perché tutto quello che esprimiamo deve essere declinato fuori dal nostro territorio”.