Offese durante sciopero della fame, comitato lascia presidio

Malumore nonostante i successi ottenuti dal Comitato Curiamo la vita che ha salvato il de Liguori

Sant'Agata de Goti.  

Termina a Sant'Agata de' Goti lo sciopero della fame delle due attiviste del Comitato “Cusriamo la vita” che si è battuto per mesi ed è riuscito a far dare un nuovo assetto sanitario che di fatto ha salvato l'ospedale Sant'Alfonso de' Liguori. Stop all'estrema forma di protesta e abbandono del presidio dinanzi la struttura sanitaria. Questa la decisione delle donne che per mesi hanno portato avanti la battaglia in nome di tutti i cittadini delle Valli Caudina e Telesina.

Da quattro giorni le attiviste Mena Di Stasi e Margherita Rossano avevano ripreso lo sciopero della fame, “ma senza sortire il risultato sperato, in merito alla certezza di una approvazione da parte del Ministro Grillo o come detto da più parti dal Ministero dell’Economia e Finanze. Addirittura per l'opinione pubblica lo sciopero in atto fino ad ieri sera è stato definito una ulteriore farsa, quasi a dire che tutto quanto posto in essere negli ultimi mesi dal Comitato è stato tutto una pagliacciata, purtroppo i risultati raggiunti smentiscono questa approssimata e fatalistica mentalità, tipica di coloro che piace guardare dalla finestra.

Le pasionarie profondamente offese per le insinuazioni gratuite subite hanno deciso di interrompere lo sciopero della fame e contestualmente il Comitato lascia presidio di protesta dal piazzale dell'ospedale, questo anche per non mettere in imbarazzo la Dirigenza Sanitaria che lì ha fino ad oggi ospitati”.

La storia del comitato Curiamo la Vita nasce Il 28 ottobre scorso “per sensibilizzare e sottoporre all’opinione pubblica il disastro che si sta perpetrando nella sanità sannita è in modo particolare il rischio imminente del Pronto Soccorso dell’ospedale “S.Alfonso M. de Liguori”. Il campanello d’allarme fu l’annunciato spostamento del 118 da Limatola a Sant'Agata. Da allora con caparbietà il Comitato ha posto in essere molteplici forme di protesta per invitare alla solidarietà le Istituzioni. Le attiviste per dare maggior peso alla protesta si videro costrette ad incatenarsi ed iniziare lo sciopero della fame.

La protesta sicuramente è riuscita a raggiungere il Presidente della Regione Campania De Luca, che con suo disposto il 9 Maggio 2019 con il decreto 41 ha dato un nuovo e rinnovato riassetto dell'azienda San Pio e in particolare dell'ospedale "S. Alfonso Maria dei Liguori"di Sant'Agata dei Goti; in verità si è fatta più fatica per sensibilizzare i più vicini.

A chi crede che il Comitato né esca sconfitto – concludono le attiviste - sappia che sarà ancora più audace la protesta, qualora qualcuno pensi di rendere vani i risultati raggiunti. Il diritto alla salute non si tocca”.