La Confsal Funzioni Locali di Benevento interviene sulla questione delle morosità riscontrate per numerosi proprietari di tombe e loculi al cimitero del capoluogo sannita che non abbiano pagato la bolletta dell'illuminazione votiva, servizio che il “Comune di Benevento ha istituito con la gestione diretta di illuminazione votiva presso il Cimitero Comunale ed è in corso il censimento degli utenti che usufruiscono del servizio con una tariffa annua di 30 auro (euro 2,50 mensili) come da Delibera di Giunta Comunale n. 40 del 07.03.2018”.
Il Comune da alcuni mesi sta infatti inviando inviando agli utenti che usufruiscono del servizio “Lampade Votive” tramite il servizio postale lettere agli utenti censiti nella banca dati degli Uffici cimiteriali ove si indica le condizioni e la data di scadenza (30 settembre 2021) per la riscossione dei relativi proventi del 2021.
“La cosa che più ci sorprende – spiega la Confsal – è che il Comune, tramite l'Ufficio Servizi Cimiteriali, abbia comunicato a qualche utente censito, che in caso di mancato pagamento del canone dovuto annuo (entro 30 giorni dalla scadenza) come stabilito da Delibera procederà alla sospensione della fornitura della corrente ed eventualmente alla rimozione dell'impianto che potrà essere in seguito ripristinato solo dopo il pagamento delle spese di riallaccio e del canone non corrisposto”.
Condizioni contrattuali che vanno rispettate, ovviamente, anche secondo la confederazione che però chiede al Comune di snellire la procedura post morosità. Ovvero “con il processo della digitalizzazione possa verificare se gli stessi utenti e soprattutto gli anziani abbiano ottemperato al versamento del canone annuo 2021 senza che gli stessi debbano, con non poche difficoltà, trasmettere agli Uffici comunali preposti le ricevute di versamento effettuati”.
La Confsal “non potrebbe mai condividere che il Comune di Benevento potrebbe, nell'ipotesi di ritardo al versamento del canone annuo stabilito effettuare il distacco di fornitura elettrica e la rimozione dell'impianto tramite ditta incaricata, creando un grave disservizio agli stessi cittadini utenti e alla comunità. Anche per i nostri cari defunti – chiosa la Confsal - sarebbe difficile garantirsi un momento di pace e di luce perpetua anche dinanzi coloro che non hanno le condizioni economiche per garantirsi un posto al cimitero comunale”.
