“In merito alla questione della riapertura delle scuole, mi preme esprimere il mio malcontento. Sono una mamma, consapevole del disagio che la Dad comporta a chi non può gestire i propri impegni familiari e lavorativi con la stessa leggerezza di chi invece la implora. Ad oggi ritengo, in base ai dati che ci restituiscono, che se pur la situazione rimanga comunque critica, la didattica in presenza non rappresenti il motivo di un incremento di contagi”.
Così in una nota Annamaria Bottillo (Civici e Riformisti) e vicepresidente Città Aperta interviene dopo la decisione di prolungare la chiusura delle scuole per tutto il mese di gennaio. Tempo da impiegare, come hanno spiegato ieri alcuni sindaci della provincia con in testa il primo cittadino del capoluogo sannita, Clemente Mastella, per avviare una massiccia campagna di vaccinazione specialmente per gli studenti.
“Non approvo l’idea della scuola come di un luogo non sicuro – rimarca Bottillo -, anzi credo che soprattutto a scuola le regole vengano rispettate! Bisogna inoltre dire che se pur la nostra Regione conti decine di migliaia di contagiati, circa il 90% di questi presentano sintomi lievi o sono addirittura asintomatici. L’istruzione non deve essere messa in secondo piano ancora una volta, anche nel rispetto di chi ha già vaccinato i propri figli in questi giorni con la speranza di concedergli un pizzico di normalità. Se il nostro Sindaco spera che la chiusura delle scuole, e quindi la didattica a distanza, abbia il potere di abbattere i contagi, beh temo che dovrà ricredersi. Spero vivamente che la commissione all’istruzione tenga conto del sacrificio immane che ancora una volta si chiede a bambini e ragazzi che da due anni si vedono privati della loro “normalità”.
