Ieri mattina, convocata dal Prefetto di Benevento, Carlo Torlontano (nella foto), si è tenuta in videoconferenza una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, al fine di approfondire eventuali problematiche connesse all’obbligo di certificazione verde per l’accesso a diversi servizi pubblici ed esercizi commerciali.
In pratica il prefetto sannita ha voluto un confronto tra istituzioni, enti territoriali, associazioni di categoria e del Terzo Settore, gestori dei CAS e dei SAI, per discutere dei nuovi obblighi che ovviamente riguardano anche gli extracomunitari ospiti sul territorio della provincia di Benevento. Nuove norme in vigore dal 1° febbraio che prescrive, fermo restando l’obbligo vaccinale per gli over-50, il possesso della Certificazione Verde per l’accesso ai servizi alla persona nonché ai servizi pubblici e agli esercizi commerciali, ad eccezione di quelli indicati nel DPCM 21 gennaio 2022, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiali.
“Dall’incontro – spiega il prefetto Torlontano - è emerso che gli stranieri, sia quelli ospitati presso i Centri di Accoglienza sia quelli che si interfacciano quotidianamente con le associazioni di categoria, anche attraverso i relativi sportelli, e con le Istituzioni, hanno piena consapevolezza delle prescrizioni previste dalle più recenti normative in materia di Green Pass e Super Green Pass. Nondimeno, è stata richiamata l’attenzione di tutti i partecipanti ad un’opera di sensibilizzazione e di informazione in favore degli stranieri, al precipuo fine di evitare potenziali difficoltà di accesso ai suddetti servizi dopo il 1° febbraio prossimo. A tal fine, sarà inoltrato a tutti i componenti del tavolo un documento sintetico, tradotto nelle principali lingue veicolari, che rappresenti le principali novità introdotte dalla legislazione recente”.
Dunrate la riunione on-line si è appreso che “la quasi totalità degli ospiti dei CAS e dei SAI ha aderito alla campagna di vaccinazione nazionale e, tra questi, la maggior parte ha concluso il relativo ciclo di somministrazione.
Gli open day vaccinali, unitamente al sistema telematico di prenotazione, hanno garantito a tutti gli stranieri, che ne hanno fatto richiesta, di ricevere la dose di vaccino.
In ogni caso l’Asl, cui è stato rivolto unanime ringraziamento per l’attività finora svolta a tutela della collettività, ha fornito ampia disponibilità ai partecipanti per la risoluzione delle eventuali criticità che gli stranieri, ospiti delle strutture o interlocutori delle associazioni di categoria o del terzo settore, dovessero avere per la somministrazione del vaccino”.
La Prefettura, in conclusione dei lavori, “ha sensibilizzato i partecipanti a sottoporre all’attenzione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, sede privilegiata per l’analisi delle esigenze degli stranieri in provincia il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione, ogni eventuale esigenza o criticità riscontrata nell’espletamento delle attività di competenza”.
