L'avvenire dell'umanità dipende dallo sviluppo culturale che si svolge nelle università. Parte dalla Magna Carta delle Università Europee, redatta nel 1988, il ministro del Sud e della Coesione Territoriale Mara Carfagna all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Ateneo sannita, in programma questa mattina all'auditorium di Sant'Agostino di Benevento.
Rilanciare il ruolo delle università l'esponente dell'esecutivo Draghi, intervenuta in streaming, ricordando che “Il destino dell'umanità dipende dagli studiosi di tutti i settori” e dettaglia: col Pnrr porteremo al sistema universitario oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro.
Indica la strada: “costruire le condizioni di un contesto che porti gli studenti dell'università a rimanere al Sud” e annuncia: col Pnrr porteremo al sistema universitario 3 miliardi e 700 milioni di euro.
Promette un lavoro importante per le infrastrutture del Mezzogiorno, il potenziamento delle Zes e risorse per strappare “le aree interne all'isolamento e sottrarle a declino e spopolamento”.
Ad inaugurare la mattinata il rettore, Gerardo Canfora che prima di dichiarare aperto l'anno accademico ha voluto ricordare: “E’ in momenti come questo che si torna a guardare alla ricerca, alla scienza, alla cultura, e quindi all’Università, per avere risposte, per trovare nuove chiavi di lettura della realtà, nuovi strumenti con cui affrontare il futuro. E’ in momenti come questo che si chiede di perseguire con convinzione una duplice finalità: essere parte della comunità scientifica internazionale, contribuendo all’avanzamento della conoscenza, e allo stesso tempo essere istituzioni fortemente radicate sui territori, svolgendo un ruolo attivo per la crescita culturale, sociale ed economica delle comunità. L’Università del Sannio incarna con convinzione questa duplice vocazione; è il nostro modo di tener fede all’impegno preso ad essere casa dei saperi e officina di futuro”.
E ha poi dettagliato: “La domanda diretta ed indiretta complessiva attivata dalla presenza dell’Università del Sannio è pari a circa 34 Milioni di Euro, corrispondente allo 0,83% del valore aggiunto della provincia di Benevento; l’impatto totale sull’occupazione è di circa 1000 posti di lavoro. Ma il dato che ci rende maggiormente orgogliosi è l’aver censito ben 21 imprese avviate o gestite da ex-studenti del nostro Ateneo che operano su tutto il territorio nazionale e, in alcuni casi, anche a livello internazionale. Complessivamente, tali imprese occupano circa 450 dipendenti ed esprimono un fatturato totale poco inferiore a 100 milioni di euro”.
A margine dell'appuntamento ha invece dettagliato: “Dobbiamo tornare a riconquistare una dimensione di normalità, dopo il covid. L'Università è contatto, integrazione e condivisione delle esperienze”. E infine annuncia: “Lavoriamo su una ristrutturazione profonda degli spazi. E' in cantiere, e ha già ottenuto un primo via libera, il progetto per la creazione di un centro di ricerca e alta formazione nel settore dei beni culturali, materiali e immateriali. Prepariamo il progetto esecutivo e interverremo nella zona del Triggio. La nostra università, inoltre, proseguirà a lavorare seguendo le vocazioni del territorio: cultura, beni culturali e un progetto che coniuga l'idea di cibo, cultura e territorio”.
All'incontro gli interventi di Alessandra Fiorenza, rappresentante degli studenti e di Fabio Corsale rappresentante del personale tecnico amministrativo.“Critica e Crescita della Conoscenza in Economia”, il titolo della prolusione di Emiliano Brancaccio, docente di Politica Economica.
Ispirata e ispirante, invece, la lectio dell'imprenditore Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha spaziato tra sogni, speranze e possibilità. Citando Gabriel García Márquez e Wislawa Szymborska ha individuato nel “sapere” la più bella attività di noi umani.
E a margine dell'appuntamento ha chiarito: “Non sono qui a dare consigli ma proverò ad immaginare come tirare su il Sud, una cosa estremamente fattibile. E' un territorio che ha potenzialità pazzesche da esprimere. I prodotti italiani che la gente vuole nel mondo sono tutti del Sud. E dunque è necessario esprimersi nel mondo del lavoro su tre linee: le aziende devono essere rivolte al mondo, digitalizzate e compatibili con l'ambiente. L'Italia deve essere portabandiera di questa rivoluzione. Parole d'ordine dunque: energia rinnovabile, aziende biologiche, riciclaggio”.
E sulla carenza di infrastrutture incalza: “Se da un lato il problema esiste a volte è una scusa enorme per non fare un tubo. Sa qual è il paese più turistico al mondo? La Thailandia. Occorre lavorare con quello che c'è”.
E infine la strategia per la promozione delle risorse del Sannio: “La nostra biodiversità ha dei limiti... è necessario che i territori interni della Campania si alleino e presentino un piano comune. Il futuro è lavorare insieme. Noi l'abbiamo fatto in Piemonte e abbiamo alberghi pieni”.
