Allevatori in protesta: ci pagano latte e carne come 20 anni fa. E' crisi

Flash mob della Coldiretti Benevento, in piazza per un'operazione verità

allevatori in protesta ci pagano latte e carne come 20 anni fa e crisi
Benevento.  

“Un'operazione di chiarezza per raccontare ai cittadini-consumatori che gli aumenti sullo scaffale se ci sono non dipendono dall'agricoltura e dal mondo allevatoriale”.

Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti inquadra il senso del flash mob che Coldiretti Benevento ha messo in campo questa mattina in piazza Castello.
L'aumento del costo del cibo non dipende dal mondo degli allevatori che invece vivono una crisi profonda per l'esplosione dei costi di energia e materie prime.
E dunque campanacci, trattori e i rappresentanti del settore insieme a diversi primi cittadini si sono riuniti per gridare forte che mentre agricoltori e consumatori pagano la fiammata dell'inflazione, c'è chi specula e si arricchisce.

“I prezzi pagati agli allevatori – spiega Masiello - sia per il latte che per la carne sono fermi a 20 anni fa. Un litro di latte, 20 anni fa, costava 800 lire oggi viene pagato all'allevatore 38 centesimi, un chilo di bovino veniva pagato 5mila lire oggi viene pagato all'allevatore 2 euro e 80 centesimi. In vent'anni sono cresciuti i costi di produzione, gli ultimi sei mesi sono stati un disastro con i prezzi raddoppiati su concimi, materie prime, carburanti, mezzi tecnici che sono di utilizzo quotidiano”.

E dunque Masiello propone: “Occorrono accordi di filiera. Dalla stalla (o dalla terra) allo scaffale bisogna riunire gli attori di filiera che siano artigiani, industriali o piccola e grande distribuzione e fare in modo che ci sia un giusto rapporto, occorre decidere chi deve fare cosa e quale è la remunerazione adeguata per quel lavoro. Non può la filiera agroalimentare pensare di scaricare tutto sull'anello più debole che è l'agricoltore”.

“Una manifestazione necessaria – ricorda Gerardo Dell'Orto, direttore di Coldiretti Benevento- Siamo soddisfatti della partecipazione e della presenza dei sindaci”.

E poi l'appello a “consumare locale”. “Viviamo un momento terribile in zootecnia – spiega Davide Minicozzi, presidente dell'Associazione Allevatori Campania Molise – quella di oggi deve essere “la mattinata della consapevolezza” per rilanciare ai consumatori l'appello a comprare locale, a consumare i nostri prodotti perchè spesso c'è troppa confusione nelle grandi catene commerciali e i consumatori hanno troppa difficoltà nel distinguere il prodotto locale da quello che viene dall'estero”.