Ucraina, l'Arcivescovo: c'è chi si arricchisce e i poveri vengono schiacciati

Accrocca: "La solidarietà non può farsi solo a parole. Ed evitiamo letture semplicistiche"

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Benevento.  

“Digiunare per un giorno può aiutare anche noi a capire chi non mangia, non solo in questo giorno e volontariamente, ma per più tempo e non per scelta”.

Invoca speranza e solidarietà l'Arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, nel giorno in cui Papa Francesco ha invitato ad astenersi dal cibo e a pregare per la pace. Uniti per dire basta all'orrore della guerra. Insieme per sperare che l'invasione della Russia in Ucraina si concluda presto.

“Occorre intelligenza – prosegue la guida della Chiesa beneventana - non possiamo accontentarci di letture semplicistiche, dobbiamo sforzarci di capire. Occorre chiedersi chi sta guadagnando su quel che accade. Certamente chi costruisce le armi, chi estrae petrolio ma dobbiamo guardare con attenzione alla situazione. La tragedia – rimarca - è che i poveri vengano schiacciati continuamente a beneficio di pochissimi che sulle guerre ingrassano, e parecchio”.

E poi invita al pragmatismo. “La solidarietà non può farsi solo a parole, occorrono gesti concreti”. E infatti la Caritas di Benevento ha già allertato la Cittadella della Carità in via San Pasquale ed altre strutture per l’accoglienza dei profughi e per fare fronte a questa nuova emergenza umanitaria.
“E' difficile dire cosa sarà – conclude - ma dobbiamo prepararci ad un'emergenza che può estendersi per lunghi periodi”.