Musica e rispetto buffer zone Unesco, la denuncia del Comitato Centro Storico

Benevento. Marino avvia la richiesta di accesso agli atti per Via Umberto I

musica e rispetto buffer zone unesco la denuncia del comitato centro storico
Benevento.  

“La condizione di Via Umberto I a Benevento sta diventando intollerabile! I cittadini, i residenti, infatti, lamentano e documentano il mancato rispetto delle ordinanze relative alle immissioni sonore e lo stato di abbandono dell'area”.

Questa la denuncia dell'avvocato Luigi Marino, presidente del Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento che ha inviato una nota urgente al Comune, alla Soprintendenza e all'Arpac.

Nel mirino del Comitato ancora una volta la musica che arriva da alcuni locali, sin dalla mattina presto, per tutto il giorno e fino a notte inoltrata. Il tutto nella zona della chiesa di Santa Sofia.

“Alcuni residenti di Corso Garibaldi – denuncia Marino -, nonostante la lontananza rispetto alle sorgenti sonore, ci hanno contattato per richiedere un nostro intervento. Inoltre, oltre alle immissioni acustiche, sembra che esista una cappa industriale posizionata” dalla quale fuoriescono 'odori' che “non lasciano scampo agli affranti occupanti di alcune abitazioni”. Ed è per questo motivo che il Comitato pone alcune domande: “ 1) si chiarisca, una volta e per tutte, qual è la zonizzazione acustica del Centro Storico; 2) si modifichi l’ordinanza che autorizzava il “sottofondo”; 3) si pongano in essere i doverosi controlli circa il superamento della soglia acustica prevista per la particolare zona; 4) si accerti se è autorizzata a o meno la infissione di una cappa industriale in pieno Centro Storico e se, la stessa, sia o meno dotata di tutti gli accorgimenti atti ad evitare esalazioni perniciose.

Tutto quanto sopra denunciato – rimarca Marino - si consuma in quella “buffer zone” che, più volte, il nostro Sindaco ha richiamato, insistendo affinché tutti si adoperassero per evitarne la revoca (ci riferiamo all’inserimento di Santa Safia nell’elenco dei siti UNESCO). Orbene, molto può essere fatto dal Comune di Benevento. Infatti, tutto quanto sopra indicato, da 1) a 4), rappresenta prerogativa dell’Ente Territoriale. Infine, anche ai sensi della FOIA (Freedom of Information Act), introdotta con decreto legislativo n. 97 del 2016, chiediamo di poter visionare e di estrarre copia delle disposizioni impartite al Comune di Benevento dagli Enti preposti al fine di tutelare e conservare il sito Unesco. La cittadinanza, infatti, deve poter conoscere gli oneri ricadenti sul Comune. Purtroppo, dove non arriva il buonsenso e la spinta civica, si rende necessaria l’azione di chi ci rappresenta ed amministra. A cosa servono le accorate richieste di agire a tutela del nostro patrimonio artisitico, archeologio e culturale se, poi, non si procede ai dovuti controlli? A cosa servono le ordinanze se, troppi, non le rispettano? Perché si consentono condotte probabilmente contra jus e, sicuramente, travalicanti i dettami delle stesse ordinanze sindacali? Tuteliamo la nostra bella città!”.