“Solo per caso, per fortuna o il buon Dio l'altro giorno abbiamo evitato il dramma”. Il Presidente della Comunità Montana del Fortorer, Zaccaria Spina risponde all'appello lanciato dai consiglieri di minoranza di Baselice che avevano chiesto un intervento congiunto con l'Arcivescovo Accrocca per la demedicalizzazione delle ambulanze.
“E' un dramma per il Fortore” dettaglia perentorio il Presidente Spina sulla riorganizzazione del servizio del 118 che prevede il taglio dei medici sulle ambulanze.
Continua a preoccupare la riorganizzazione dell'emergenza. Dall'Asl si attende ancora il nuovo piano ma in sostanza sono già partiti i tagli con la demedicalizzazione delle ambulanze di San Bartolomeo in Galdo e Ginestra degli Schiavoni che coprono l'area del Fortore, di fatto quella con la viabilità più compromessa e più lontana dagli ospedali.
“Sapevamo – dice Spina – delle difficoltà per la carenza di medici ma avevamo anche avuto rassicurazioni in merito e la conferma che i turni di giugno erano coperti. Dunque la decisione ci ha sorpreso. Solo l'altro giorno abbiamo sfiorato un dramma con un episodio accaduto nel comune di Buonalbergo, una situazione dramatica e paradossale”.
E poi spiega “E' già partita un'azione di interlocuzione tra i sindaci del territorio, in settimana riuniremo il comitato.
Si terrà mercoledì, all'Asl il vertice tra il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il direttore generale dell’Asl, Gennaro Volpe, e il Comitato di Rappresentanza dell’Asl con i primi cittadini sul tema.
Poi Spina ricorda che l'assetto attuale dell'emergenza nel Fortore aveva assicurato risultati positivi. “Il rammarico è ancora più grande perchè si tratta di un servizio che funziona. Sappiamo della carenza di medici ma non si può cominciare a tagliare dal più piccolo, la logica dei numeri non deve valere mai ma soprattutto non deve essere applicata in questo caso”.
