Le sorgenti del Taburno: l’origine dell’acquedotto vanvitelliano

Tra i comuni di Airola, Bonea, Bucciano, Moiano e Montesarchio

le sorgenti del taburno l origine dell acquedotto vanvitelliano
Benevento.  

A pochi chilometri dal Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, alle falde del Monte Taburno, tra i comuni di Airola, Bonea, Bucciano, Moiano e Montesarchio, nel cuore della Valle Caudina, sono ubicate le sorgenti del Fizzo.

? da qui che comincia il viaggio dell'acqua attraverso il condotto del Carolino, per arrivare alla Reggia di Caserta e alimentare la cascata e le suggestive fontane del Parco Reale. 
L'acquedotto progettato e realizzato dal grande architetto Luigi Vanvitelli, è un’opera straordinaria di alta ingegneria idraulica, inserita dal 1997 insieme alla Reggia e al Complesso del Belvedere di San Leucio, nella lista del patrimonio UNESCO.

Il Sannio Caudino, attraversato dalla regina viarum, l’Appia, candidata anch’essa per l’iscrizione alla lista dei beni patrimonio dell’umanità, custodisce grandi testimonianze storiche tra natura, arte e paesaggio.

In occasione delle celebrazioni dei 250 anni della morte dell’architetto Vanvitelli, il MANSC intende organizzare una giornata di studi, una mostra fotografica nei suoi spazi espositivi, nonché visite guidate alle sorgenti e alle testimonianze artistiche presenti nei comuni della Valle Caudina.