"Con l’avvento della pandemia da covid-19, sono emerse evidenti ed importanti difficoltà, causate dalla crisi economica, dalle ridotte opportunità e dall’incrementato di varie forme di disuguaglianze". Così Giuseppe Schipani dell'Associazione Io X Benevento che ieri pomeriggio ha presentato il progetto Dreams, nato grazie all’Ambito Territoriale dei Servizi Sociali B1, laborato e realizzato dal M° Alessio Luongo, in arte Tamburo, dall’educatrice Manuela Genovesi con il coordinamento della professoressa Nadia De Cristofaro dell’associazione Io X Benevento.
"Le nuove generazioni - ha spiegato Schipani - hanno subito una mutazione di visione e di comportamento perché si sono sentite e si sentono escluse dal dibattito pubblico e dall'agenda politica amministrativa che riguarda il futuro delle loro vite. Si è generata una disconnessione dall’idea di Comunità solidale poiché il senso del dovere e della solidarietà si è disperso ed emerge pretesa e ribellione, accantonando il senso di responsabilità e alimentando spregiudicatezza e personalismi. Questa generazione di giovani vive una forte vulnerabilità e la pandemia ha provocato anche una brusca frenata ai tanti percorsi di apprendimento e di crescita. Ansia, panico e depressioni, ritiro sociale, dipendenze patologiche, autolesionismo, somatizzazioni, violenza, sono tanti i modi con cui i giovani stanno manifestando disagio e malessere".
DREAMS nasce con la presa in carico di adolescenti e giovani che vivono in condizione di fragilità, e disagio sociale. "L’idea progettuale - ha rimarcato Schipani - si propone di abbracciare ed accogliere i ragazzi attraverso momenti di socialità e di forte connotazione di crescita educativa, utilizzando come strategia e strumento operativo l’elemento trainante e coinvolgente della musica Rap, un genere musicale che oggi risulta essere capace di influenzare notevolmente attraverso un linguaggio riconosciuto e quindi capace di trasmettere e divulgare il racconto della vita contemporanea di queste generazioni. Cosa racconta questo Rap e quale sia l’influenza e l’impatto sui giovani è la domanda che stimola gli ideatori del progetto ad elaborare una risposta contrapposta alle forme di devianza e alla povertà educativa.
La risposta a questa degenerazione sociale è stata elaborata attraverso un approccio metodologico educativo che ha anche l’ambizione e la finalità di stimolare creatività, valorizzare talenti ma soprattutto generare una comunità giovanile pensante".
Il percorso formativo ha vissuto anche tanti momenti di socializzazione e di approfondimenti relativamente ai problemi sociali, familiari, scolastici, e di altro genere ed ha creato opportunità di discussione e di confronto anche con professionisti specializzati ( sociologo, psicologo, ecc).
Il progetto viene strutturato attraverso la nascita di un vero e proprio laboratorio sociale di musica rap, e articolato in 66 incontri formativi sviluppati con un programma dettagliato e parcellizzato nelle seguenti macro aree: Conoscenza – Musicalità – Espressività, per poi arrivare alla scrittura di un testo per una canzone e alla produzione della base musicale. Accompagnati da Dj production e sempre dal M° Alessio “Tamburo” Rapper del Quartiere, si è arrivati alla realizzazione del video music presentato ieri, alla presenza dell’Assessora alle Politiche Sociali Carmen Coppola.
