Atti persecutori e violenza domestica, si punta alla prevenzione garantendo l'accesso a percorsi di sostegno psicologico gratuiti che mirano al cambiamento. E' l'obiettivo del Protocollo d'Intesa siglato a Benevento e che vede in campo Questura, Acli e l'associazione a 'Voce alta Salerno' per la realizzazione di interventi preventivi rivolti ai soggetti maltrattanti. Questa mattina conferenza di presentazione con il Questore, Edgardo Giobbi, Giuseppe De Paola, primo dirigente della questura di Benevento, la presidente provinciale delle Acli sannite, Maria Giovanna Pagliarulo e Fabio Martino, presidente dell'associazione 'A Voce Alta'.
“Oggi si chiude il percorso preventivo di contrasto a questa fenomenologia, percorso volto a limitare immediatamente, ancor prima che si instaurino procedimenti giudiziari, eventuali violenze di genere”, ha spiegato il Questore di Benevento, Edgardo Giobbi a margine della conferenza di presentazione del progetto. “Il percorso si chiude perché oggi con questo protocollo - ha precisato ancora il Dirigente Superiore della Polizia di Stato – noi potremmo offrire all'uomo maltrattante anche un percorso psicologico di recupero su base volontaria”.
I dati nel Sannio
In un anno di attività circa 40 i provvedimenti di ammonizione emessi, secondo i dati illustrati alla stampa. “A Benevento – ha poi chiarito il Questore - per quanto riguarda la fase preventiva di ammonimento del questore i dati di quest'anno, seppur non ancora dati stabilizzati, lascerebbero intendere che c'è un calo della fenomenologia”.
I percorsi e il supporto psicologico
L'iniziativa, infatti, è realizzata nell'ambito del progetto Zeus, promosso dal Ministero dell’Interno: accordo finalizzato al recupero delle persone che ricevono i provvedimenti di ammonimento del questore: “Il Protocollo prevede l'opportunità di cambiare”, ha poi chiarito Fabio Martino dell'associazione 'A Voce Alta Salerno' tra i firmatari, come detto, dell'intesa siglata anche nel Sannio. “L'ammonimento è una prima fase preventiva che vuole rappresentare sicuramente un elemento di deterrenza, a seguito di questo si apre l'opportunità del cambiamento che viene veicolato da un trattamento specificatamente dedicato al trattamento del comportamento violento con l'intenzione di aiutare l'uomo a cambiare questo comportamento e imparare nuove gestioni di relazione, più rispettose”.
Di qui l'impegno anche delle Acli provinciali, a seguito anche dei diversi progetti a supporto delle donne vittima di violenza: “Va completato questo processo – ha spiegato Maria Giovanna Pagliarulo, presidente provinciale Acli di Benevento - supportando anche l'artefice di questa violenza, quindi per completare questo percorso abbiamo deciso di portare avanti questo progetto anche per Benevento”.
