“Una barriera architettonica è un ostacolo che impedisce l'accesso o lo spostamento verso un luogo o servizio per le persone con limitata capacità motoria ed è per questo che vanno eliminate, tutte e presto”.
Così Alessandro Fucci, presidente di Aslimitaly, l'associazioneche ha come scopo tutelare le esigenze quotidiane degli imprenditori creando le giuste sinergie per alleggerire le difficoltà delle imprese, interviene sull'annosa e purtroppo sempre attuale questione delle barriere architettoniche che inevitabilmente trasformano per tante persone “piccoli gesti quotidiani in vere e proprie imprese titaniche per coloro che non 'godono' della normalità anatomica.
“Un semplice gradino, la limitata apertura di un uscio o la complessità strutturale di un qualsiasi edificio comportano – rimarcano da Aslimitaly - gravissimi disagi.
Basta guardarsi intorno per notare quanto visibilmente siano ancora presenti sia nel pubblico che nel privato barriere che limitano l’accesso e che rappresentano un paradosso illogico al giorno d’oggi.
Già con il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici(n.236 del 14 giugno 1989) sono state poste in essere diverse soluzioni per la mobilità, per la segnalazione di pericoli e l’utilizzazione di determinate attrezzature; accessibilità, visitabilità e adattabilità sono le parole che hanno caratterizzato la natura stessa della presente legge e successive.
Tralasciando le ovvie parti tecniche con tecnicismi – ricorda il dottore Fucci -, è passato quasi del tutto inosservato il “bonus” 2022 che, senza una adeguata informativa verso i cittadini, si è rivelato inefficiente o del tutto inutile, causando il protrarsi di quei disagi, per l’appunto, che limitano la godibilità della vita ad un livello per lo meno accettabile.
La ALI è al fianco delle persone portatrici di queste vere e proprie “esigenze fondamentali”, sostenendo tutte le metodologie che ampliano il raggio di accessibilità, che favoriscano uno standard di vita universalmente omnicomprensivo verso coloro che necessitano strumenti e supporto.
Dare piena accessibilità rappresenta un avanzamento sia sociale che economico, rendendo produttive e attive anche quelle persone che attualmente vuoi per la lentezza della burocrazia, vuoi per la mancanza di disponibilità da parte degli enti non possono contribuire come vorrebbero al progresso dell’umanità, perché anche chi è bloccato interamente può essere un grande personaggio come lo scienziato Stephen Hawking”.
