Il custode di Terra Santa a Benevento: momenti terribili, preghiamo per la pace

L'appello di fra Francesco Patton, superiore dei frati minori in tutto il Medio Oriente

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Benevento.  

“E' la chiesa l'unica casa sicura rimasta ai cristiani a Gaza. Ho ricevuto oggi notizia di un'anziana donna della parrocchia che è rimasta uccisa sotto il fuoco di un cecchino nel tentativo di recuperare qualche effetto personale nella sua abitazione a Gaza”.

E' una testimonianza dura quella del custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, superiore dei Frati Minori che vivono in tutto il Medio Oriente che risiede stabilmente a Gerusalemme e che si trova in visita a Benevento, ospite della Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia.

Roma, Milano ma anche il capoluogo sannita per rilanciare l'appello per la pace in Palestina con un incontro in programma presso la “Sala Centenario” del convento Le Grazie.

Un incontro sul tema “Trovare e percorrere le vie della Pace”, organizzato dal Centro Studi del Sannio con i lavori introdotti dal Ministro provinciale, Fr. Antonio Tremigliozzi, e coordinati dal Direttore del Centro culturale Prof. Paolo Palumbo.

“Una visita programmata da tempo per ringraziare i benefattori che sostengono le nostre scuole in Terra Santa e fare insieme con i frati di Benevento una riflessione sulla nostra regola francescana nell'ottavo centenario della sua approvazione ma chiaramente la situazione dopo il 7 ottobre è cambiata” racconta.
“Tutto è partito – prosegue - dall'attacco terroristico sferrato da Hamas nei confronti della popolazione israeliana, che viveva all'esterno della striscia di Gaza con più di 1500 morti e circa 250 ostaggi. Poi la pesante risposta militare israeliana, ormai siamo ad oltre un mese dall'accaduto che ha causato più di 11mila morti, tra cui più di 4mila bambini: in pratica ogni 10 minuti muore un bambino”.
Quindi un'analisi del terribile momento “L'intento del governo israeliano è sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza, mentre la comunità internazionale e la Santa Sede chiedono la tutela delle popolazioni civili palestinesi che vivono nella Striscia. Non tutti sono Hamas” incalza Patton.

“I cristiani nella striscia di Gaza – racconta ancora - sono una piccola comunità: la maggioranza sono cristiani appartenenti alla chiesa ortodossa, e c'è poi una piccola comunità di cristiani appartenenti alla chiesa cattolico romana. In questo momento sono tutti riuniti in chiesa perchè è l'unico posto sicuro”.

E poi il tragico episodio già citato: “Oggi ho appreso di un'anziana donna uscita per andare nella sua casa a prendere alcuni effetti personale e rimasta uccisa da un cecchino. Forse – racconta - riusciranno a recuperare il suo corpo durante la notte”.

Infine l'appello “Speriamo che il conflitto finisca quanto prima, che le popolazioni civili siano tutelate e che non debbano pagare il prezzo di atti compiuti da altri. Speriamo, poi, che finita la guerra si trovi una soluzione politica a quello che è l'ormai ottantennale conflitto israelo-palestinese perchè finchè non ci sarà una soluzione politica è difficile che ci sia una pace vera. Una soluzione che deve necessariamente coinvolgere l'intera comunità internazionale a cominciare dai grandi alleati degli uni e degli altri: dagli Stati Uniti ai Paesi Arabi. Non ci resta che pregare che il conflitto termini e che non rimanga una scia d'odio ancor più grande e irrecuperabile”.