Nei decenni si contano sulle dita di una sola mano le volte che il mondo agricolo è sceso in piazza. Loro, gli agricoltori, ora non ce la fanno più. Per capire lo stato economico in cui versano le aziende che in Italia costituiscono un comparto indispensabile, fondamentale e storico, basta ascoltare le loro parole: “per produrre acquistiamo il necessario in euro, a prezzi irragionevoli. Poi quando vendiamo i nostri prodotti alimentari ci pagano con il valore della vecchia Lira”.
Agricoltura sovvenzionata ma spesso viziata dai fondi che purtroppo a volte deviano il comparto e che oggi si trova in grandissime difficoltà. Ed è per questo che ormai da alcuni giorni in tutta Italia è scoppiata la protesta.
Oggi sarà il Sannio a vedere coloro che in silenzio lavorano i campi o accudiscono gli animali per produrre cibo per tutti a scendere in strada con i loro trattori. Mezzi agricoli da costi spropositati sia per l'acquisto che per “mantenerli a causa dei prezzi dei carburanti o dei ricambi”. Insomma uno scalino tra filiera produttiva e grande distribuzione che viene pagata a caro prezzo non solo dagli imprenditori agricoli ma anche dai cittadini.
Si tratta di quel mondo produttivo di beni di primaria necessità, ovvero il cibo che troviamo pulito e imbustato sugli scaffali dei supermercati, che ora dice basta all'impoverimento della categoria. Un mondo che ha aiutato tutti nelle fasi storiche più difficili: dalle guerre alla pandemia alle calamità naturali.
“Quello che vogliamo rimarcare – hanno spiegato gli agricoltori ieri durante le ultime fasi organizzative della manifestazione – è che i consumatori pagano questa situazione strana, anomala che con gli anni si è purtroppo incancrenita”.
“Riscatto nazionale degli agricoltori, Un futuro all'agricoltura e al Made in Italy” l'intento delle manifestazioni.
Nel Sannio l'appuntamento è questa mattina nella zona industriale di San Marco dei Cavoti. Per le 13 circa i trattori si ritroveranno alla Rotonda dei Pentri, alle porte di Benevento. Alle 15 la manifestazione per le strade della città.
L'invito partito con un tam tam sui vari gruppi social è per tutti ma con una precisazione: “”All'interno della manifestazione sono banditi partiti politici e associazioni sindacali. Siamo agricoltori e resteremo tali” il monito degli organizzatori.
E' arrivato il momento di “difendere la nostra agricoltura e i nostri diritti. Chiediamo la revisione completa delle politiche agricole europee e diciamo No all'assistenzialismo agricolo, ottenere nuovamente il potere economico delle imprese agricole”.
