Cultura, territorio, musica e sapori in diversi appuntamenti in scena da luglio a settembre sulle tracce dei briganti tra Sannio e Irpinia. E' Brigantica un festival che celebra la natura ribelle del Sud diretto dallo scrittore Pino Aprile e presentato oggi a Benevento.
Critica la visione di Aprile sulla sulla percezione storica più diffusa del brigantaggio. “ Viene presentato come un problema di criminalità da eliminare, ma in realtà ha radici più complesse. Molti briganti erano ex soldati borbonici che combattevano una guerriglia contro lo Stato, e il brigantaggio fu anche una risposta politica a un'invasione. La narrazione ufficiale tende a semplificare questa realtà, minimizzando le motivazioni e le capacità militari dei briganti”.
Comprendere la Storia: partendo dalle storie
Aprile evidenzia il “rischio di una narrazione distorta e di un'operazione culturale che tende a dipingere il Risorgimento come una guerra civile tra italiani e briganti, cosa che considera un'operazione orribile e ingiusta”. Infine, evidenzia come “la musica e l'arte siano strumenti potenti per creare identità e comunicare, perché il linguaggio universale dei suoni supera le barriere culturali e linguistiche. La musica, quindi, può essere un mezzo per riscoprire e valorizzare le radici e le storie di un popolo”.
Musica, teatro, enogastronomia e cultura
Brigantica, dunque, permetterà di approfondire il tema dal punto di vista culturale ma sarà anche scoperta del territorio, musica, spettacoli e sapori.
A dettagliarli la coordinatrice Carlotta Boccaccino che ha descritto le diverse sezioni e ricordato i concerti dei Sancto Ianne, Renanera e Mimmo Cavallo. Il festival come detto animerà diversi centri tra Irpinia e Sannio: Torrioni, Pontelandolfo, Fragneto Monforte, Casalduni, Pietraroja e Benevento.
