Festa dell'Emigrante, San Bartolomeo riscopre Rocky Marciano

Nel corso della sagra del datterino, l'abbraccio con il comune di Ripa Teatina

San Bartolomeo in Galdo.  

Serata da ricordare a San Bartolomeo per la terza edizione della Sagra del Pomodorino Datterino di Sbig che ha celebrato l'“oro rosso” locale, tra cultura, gastronomia, sport, intrattenimento e la deliziosa cucina dello chef Antonio Fiorilli. L'evento rientra nell'ambito della Festa dell'Emigrante che fa parte del fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 della Regione Campania. Si tratta di un programma di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico per la promozione turistica della Campania. Un evento particolarmente atteso a San Bartolomeo, come sottolineato dal sindaco Agostinelli: "Non è solo una sagra, ma rientra in un progetto più ampio che è quello della valorizzazione del pomodorino, il cosiddetto oro rosso di Sbig e del Fortore. Abbiamo fatto tanto per raggiungere questo obiettivo e possiamo fare ancora molto. Non solo, abbiamo voluto inserire anche il Festival Marciano, considerato che San Bartolomeo ha dato i natali alla madre dello storico campione di Pugilato. Siamo gemellati con la comunità di Ripa Teatina, luogo in cui è nato il padre. Si respira un bel clima di festa che ci stimola ad andare avanti". 

Rocky Marciano, le parole del sindaco di Ripa Teatina 

E di Ripa Teatina era presente il sindaco, Roberto Luciani: "I genitori di Rocky Marciano si sono conosciuti durante il viaggio in America. Entrambi hanno dato lustro alle nostre comunità, insegnando ai figli le tradizioni locali. La signora Pasqualina Picciuto preparava i pasti al figlio campione del mondo, gli stessi che aveva imparato a fare con l'oro rosso di San Bartolomeo. Nel 2012 sono stato in America, lì ho conosciuto la sorella di Marciano e il fratello Peter. Quando gli ho chiesto cosa ricordasse dell'Italia, lui ha risposto i cavatelli con i broccoli. Mi ha fatto rabbrividire, perché questo significa che gli emigranti si portavano dietro il ricordo delle nostre tradizioni. Marciano aveva sempre in mente gli spaghetti di mamma Pasqualina e quando è tornato in Italia, l'ha fatto per rimarcare le proprie radici".