Il 30 Agosto 2025 ricorreranno 47 anni da quella tragica sera quando venne assassinato il giovane Tonino Esposito Ferraioli. La sua “colpa” fu quella di non essere stato omertoso, di non girarsi dall’altra parte, facendo finta di nulla.
Cuoco in una mensa aziendale, con grande senso di responsabilità ed altruismo, denunciò l’utilizzo di cibi scaduti, soprattutto di carne avariata, all’epoca grande business della camorra.
Venne barbaramente ammazzato per essere stato fedele alla sua Promessa Scout ed al suo mandato di sindacalista della CGIL. Ammazzato perché abbandonò l’io per il bene degli altri. Ucciso perché “pose il proprio onore nel meritare la fiducia”.
Venne ammazzato perché non bisognava parlare, perché le mafiosità si nutrono di silenzi e di complice indifferenza. Tonino non si piegò, non offese la sua dignità ed il suo senso dell’onore. Pagò con la vita.
Sabato 30 Agosto, alle ore 10, su iniziativa del Coordinamento Provinciale di Libera Benevento, della segreteria Sannita della CGIL e dell’Agesci Zona Samnium, si vivrà un momento commemorativo presso l’aiuola a lui dedicata in via XXV Luglio.
"Una memoria viva - ricordano da Libera -, animata da riflessioni, dalla bellezza dei fiori e da un collegamento con la Masseria “Esposito Ferraioli” dedicata a Tonino, sorta su un bene confiscato alla camorra nel comune di Afragola.
In collegamento ci sarà Mario, fratello di Tonino, che incontrerà gli scout del Cantiere Nazionale Agesci “Da terre di Camorra a Terre di Don Peppe Diana” creando per l’occasione un ponte con il Sannio.
La storia di Tonino, come quella di tutte le vittime innocenti delle mafie, è un costante monito a non essere “cittadini ad intermittenza”. Per le coscienze non può esserci pausa estiva e “senza memoria si vive nella menzogna”.
Quante volte ci giriamo dall’altra parte nel vedere ingiustizie, diritti violati e negati? La memoria deve sempre imbarazzare, scuotere, essere pungolo per le coscienze individuali, viatico per la costruzione di una matura coscienza collettiva. Il cambiamento è il frutto del singolo impegno nella coralità della partecipazione collettiva".
