"La corruzione non è solo un tema giuridico e giudiziario, ma riguarda innanzi tutto comportamenti, disponibilità e complicità.
È innanzi tutto un problema di costume".
Parte da qui la riflessione del Coordinamento Provinciale Libera Benevento in occasione della Giornata Internazionale contro la Corruzione che ricorre oggi.
"È in questa cornice - prosegue- che trovano terreno fertile politica corrotta, funzionari, imprenditori,e mafiosi. Quest’ultimi e non solo, avvalendosi di professionisti conniventi che negli anni hanno alimentato la così detta “Zona grigia”.
Sono trascorsi oltre trent’anni da tangentopoli e la mazzetta” negli anni resta lo strumento tradizionale esplicata in tante e diverse modalità, avvalendosi di meccanismi consolidati e “moderni”.
A ciò bisogna aggiungere la così detta corruzione “porta a porta” fatta di raccomandazioni, favoritismo e clientelismo.
È la fografia che ci restituisce l’inchiesta realizzata da Libera e dalla quale emerge la drammaticità del primato della Regione Campania, con 96 inchieste solo nel 2025 e 219 indagati.
Sempre e doverosamente occorre sottolineare che non bisogna mai generalizzare, che la maggior parte delle categorie sopra menzionate ( esclusi i mafiosi) sono rappresentate da persone serie, oneste e per bene.
Motivo per cui vanno fortemente contrastate e denunciate tutte le pratiche che inquinano la sana economia, la bella politica ed il meraviglioso mondo delle professioni.
Le ricadute negative della corruzione sulle comunità sono molteplici: ingiustizie, disuguaglianze, pessimi servizi, opere pubbliche non sicure, inefficienze sanitarie ed amministrative. Danni ambientali.
Infine, ma non certamente per ultimo, la corruzione indebolisce la democrazia e la qualità della rappresentanza istituzionale.
Ci si rassegna alla logica che le esigenze collettive possono essere risolte solo in modo individuale. Aumentando inevitabilmente l’astensionismo ed allontanando le comunità dalla politica ed i politici dalle persone, se non per un voto di scambio".
