“Forse non mi crederà ma questa è davvero una famiglia”. La voce sincera, gli occhi emozionati nel racconto di uno dei figuranti.
Il cuore. Ci mettono il cuore a Pietrelcina per l'allestimento del presepe vivente.
Ieri sera il taglio per la 36esima edizione dell'evento che per tre giorni, fino a domani sera, trasforma Pietrelcina nella Betlemme di duemila anni fa.
Oltre 300 figuranti partecipano all'appuntamento che registra migliaia di presenze.
Si tratta di una delle più grandi e suggestive rappresentazioni della natività, che torna puntale dal 1987 tra vicoli illuminati da fiaccole e ambientazioni fedelmente ricostruite nell’allestimento dell’intero centro storico, in particolare dell’area Castello che rivive nelle scene colorate e autentiche, ogni personaggio, ogni ruolo aggiunge autenticità ed emozione.
E su Canale 16 Ottochannel andrà in onda uno speciale sull'evento con le voci dei protagonisti: appuntamento questa sera alle 20.15 subito dopo l'edizione serale del telegiornale e domani, lunedì 29 dicembre, alle 13.30.
La comunità si ritrova in un momento autentico
“E' un momento che coinvolge la comunità che lavora per mesi – il commento del sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone – per ricreare una “Betlemme di San Pio” che fa vivere ai visitatori un clima di grande spiritualità che fa toccare il senso più vero e profondo del Natale”.
“Stiamo lavorando da fine ottobre - spiega Daniela Fioretti, presidente del Presepe Vivente di Pietrelcina – per un evento che crea un connubio tra la nascita di Gesù e la nascita di Padre Pio. La natività si svolge proprio nella casa in cui è nato Padre Pio. E la natività viene rappresentata dalle nascite degli ultimi tre mesi. Per noi è sempre una grande emozione”.
“Si tratta di una delle manifestazioni più identitarie del Sannio – commenta il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi -. Un evento che è espressione della centralità del cristianesimo ma raggiunge chiunque con la sua forte spiritualità”.
Un messaggio di umanità e tradizione
“Sono onorato di prendere parte a questa manifestazione – spiega Monsignor Giulio Cerchietti, Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede, responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari – anche a nome del Cardinale Angelo Comastri che è cittadino onorario di Pietrelcina, pensando anche al gemellaggio con Betlemme. Il messaggio che arriva dalla terra di Padre Pio riporta tutti a questa grande umanità di cui, in questo momento c'è tanto bisogno”.
“E' importante che i territori mantengano le loro tradizioni – ha aggiunto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde -. Il Presepe vivente, nella vigilia dell'anno dedicato a San Francesco ha un significato forte insieme alla figura di San Pio. Più in generale l'arte presepiale è già riconosciuta come patrimonio immateriale dalla Regione Campania e sono convinto che il presepe potrà essere in futuro riconosciuta patrimonio Unesco”.
