Racket delle viti in Valle Telesina, partono gli interrogatori

Dinanzi al gip Romano, domani, quattro delle cinque persone arrestate

Cerreto Sannita.  

Sono in programma domani mattina gli interrogatori di garanzia di quattro delle cinque persone nuovamente arrestate sabato – una precedente ordinanza era stata annullata, a marzo, dal Riesame - nell'indagine del pm Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri del Nucleo operativo di Cerreto Sannita sul racket delle viti. Nel mirino degli inquirenti come è noto, il denaro chiesto per la guardiania ai proprietari dei vigneti, che sarebbero stati costretti a sborsarlo per evitare il danneggiamento delle coltivazioni tra Guardia Sanframondi e Castelvenere.

Estorsione, anche tentata, detenzione e porto illegale di armi e munizioni, ricettazione: sono le accuse, a vario titolo, dalle quali sono chiamati a difendersi, quando compariranno dinanzi al gip Maria Ilaria Romano, che ha ne ha disposto la detenzione in carcere, Annibale Zotti, 66 anni, il figlio Antonio, 40 anni (entrambi assistiti dall'avvocato Antonio Barbieri); Guglielmo Labagnara (avvocato Antonio Di Santo), 69 anni, di Guardia Sanframondi, e Giovanni Coletta (avvocato Gabriele Nuzzi), 57 anni, di Castelvenere. All'appello manca Raffaele Cavaiuolo (avvocato Ettore Marcarelli), 57 anni, di Solopaca, che starebbe rientrando dall'estero, dove si trovava, per lavoro, al momento dell'esecuzione dell'ordinanza.

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