Tentato incendio di un'auto ad Airola, altri due arresti

Ai domiciliari Stefano Falzarano, 80 anni, e Francesco Rungi, 51 anni. Un mese fa bloccato 30enne

Airola.  

Uno è ritenuto il presunto mandante, l'altro uno degli autori di un tentativo di incendio per il quale, all'epoca, era già stata arrestata una persona. Era la notte tra il 18 ed il 19 luglio scorso, quando i carabinieri avevano bloccato Massimo Cinelli, un 30enne di Airola, che era finito in carcere in un'indagine che, ora, fa registrare ulteriori sviluppi, con un'ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Flavia Felaco ed adottata dal gip Flavio Cusani. Che ha spedito ai domiciliari Stefano Falzarano, 80 anni, e Francesco Rungi, 51 anni, anche loro di Airola.

Il provvedimento è stato eseguito dai militari della Compagnia di Montesarchio e della Stazione airolana come epilogo dell'attività investigativa su quanto accaduto circa un mese fa nella cittadina caudina. Allorchè, come si ricorderà, Cinelli era stato sorpreso mentre era pronto, dopo aver scalato il cancello di un'abitazione in via Carracciano, a lanciare una molotov, di cui si era liberato quando aveva visto i carabinieri, contro una Mitsubishi parcheggiata in giardino.

Interrogato dal giudice Cusani, il giovane, assistito dall'avvocato Mariacarmela Fucci, aveva sostenuto di aver ricevuto la promessa di un compenso di 200 euro se avesse portato a termine il compito, senza però indicare chi glielo avesse affidato. Un'azione di cui Falzarano- spiega in una nota il Procuratore Aldo Policastro – sarebbe stato il mandante, alla quale avrebbe partecipato anche Rungi.

Oggi l'arresto dei due indagati, che hanno nominato come difensori, rispettivamente, gli avvocati Carmelina Perone e Raffaele Borriello.

Esp