"Zio d'America", pene definitive per estorsione: tre arresti

In carcere 38enne, 39enne e 56enne. Indagine Dda e Mobile. Misura aggravata, in carcere 36enne

Benevento.  

Le condanne sono diventate definitive, ecco perchè sono state arrestate le tre persone di Benevento che il Tribunale, il 14 luglio del 2016, aveva riconosciuto responsabili, con una sentenza poi confermata in appello, di estorsione aggravata dal metodo camorristico. Si tratta, in particolare, di Alberto Mincione (avvocato Vittorio Fucci), 39 anni, fermato dalla Squadra mobile sannita, e di Fabrizio Sorice (avvocato Antonio Leone), 38 anni, ospite di una casa lavoro a Vasto. Per entrambi si sono aperte le porte del carcere, dove dovranno scontare 5 dei 6 anni che erano stati loro inflitti per l'estorsione ai danni di un imprenditore che opera nel settore dei rifiuti.

L'accusa era stata contestata in un'inchiesta della Dda e della Mobile di Benevento che era stata denominata 'Zio d'America', dall'espressione utilizzata da Saverio Sparandeo (avvocato Maria Cristina Caracciolo), 56 anni, anch'egli ora in carcere, a Foggia– per lui 8 anni per un'estorsione nei confronti del titolare di un'agenzia di scommesse in via Santa Colomba e l'assoluzione per quella a carico degli altri due -durante una conversazione, intercettata, con uno degli allora indagati che non aveva riconosciuto subito la sua voce al telefono.

L'attività investigativa era partita nel novembre 2014, dopo l'esplosione di una bomba carta dinanzi ad un'agenzia di scommesse. Un lavoro che avrebbe consentito agli uomini della terza sezione della Mobile di ricostruire, anche con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, alcuni episodi. Per le stesse vicende, come è noto, un quarto imputato era già stato giudicata con rito abbreviato – 8 anni - dal gup di Napoli nell'ottobre 2015.

La stessa Squadra mobile ha anche trasferito in carcere, sulla scorta di un aggravamento della misura, Angelo Liberti (avvocato Luca Russo), 36 anni, di Benevento, che era sottoposto ai domiciliari dopo essere stato beccato con altre due persone, a giugno, per il furto compiuto nel bar Morgana (otto bottiglie di birra e poco più di 7 euro il bottino) e l'assalto, fallito, ai danni di un locale adiacente, il 'Glam caffè longe bar', del quale era stata sfondata la vetrina.

La detenzione a Capodimonte è scattata perchè di Liberti, sorpreso da una Volante al di fuori della sua abitazione, dove si sarebbe dovuto trovare agli arresti, sarebbe stato accertato, attraverso le immagini di alcune telecamere, il coinvolgimento nell'incursione in un negozio di parruccheria.

Esp