Monopoli, chiusa l'inchiesta: sedici indagati

L'attività investigativa del pm Tillo e della guardia di finanza

Benevento.  

Chiusa l'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria sulla gestione dei tabacchi sequestrati e accatastati nel deposito delle Dogane del Monopolio di Benevento. Sedici le persone chiamate in causa a vario titolo, l'elenco degli indagati comprende Salvatore Caiazzo, 38 anni, di Casavatore, Pietro Castrizia, 52 anni, di Qualiano, Rita Catalano, 63 anni, di Castelpoto, Rup delle attività istruttorie di custodia e gestione reperti di contrabbando; Gaetano Ceglia, 57 anni, di Benevento, addetto alla portineria; Antonio De Gennaro, 61 anni, di Benevento, collaboratore ufficio tabacchi contrabbando; Felice Esposito, 51 anni, di Pomigliano d'Arco, direttore regionale dell'Agenzia delle Dogane; Giuseppe Ferraro, 57 anni, di Qualiano, Luigi Fiumicello, 61 anni, di Qualiano, Francesco Gelormini, 59 anni, di San Nicola Manfredi, addetto al Settore deposito reperti; Angelo Iannace, 60 anni, di San Leucio del Sannio, addetto al Settore tabacchi contrabbando; Claudio Iannella, 60 anni, di Apice, addetto alla portineria; Maria Iuliani, 63 anni, di Guardia Sanframondi, collaboratore ufficio tabacchi contrabbando; Pasquale Romano, 41 anni, di Varcaturo, Antonio Russo, 51 anni, di San Martino Sannita, Marisa Tedino, 61 anni, di Castelpoto, addetta alla gestione del deposito reperti di contrabbando; Domenico Ventura, 53 anni, di Benevento, addetto alle operazioni di contabilizzazione dei tabacchi sequestrati.

Diverse le posizioni e le ipotesi di reato. Quelle di peculato e contrabbando, relative a quantitativi di tabacchi che, nonostante fossero stati sequestrati, sarebbero stati reimmessi sul mercato, riguardano Caiazzo, Castrizia, Ferraro, Fiumicello, Romano, Russo, Ventura, Ceglia e Iannella.

Per Catalano, Tedino, Iuliani e De Gennaro la contestazione di un presunto intralcio dell'attività investigativa che fa riferimento alla movimentazione dei colli, con lo spostamento di sigarette da un lotto all'altro, con l'obiettivo, secondo gli inquirenti, di tamponare gli ammanchi e far coincidere peso e quantità con quelli risultanti nei verbali di sequestro.

Ad Esposito è addebitata una presunta violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro: avrebbe omesso il controllo della gestione dei reperti. Mentre per Gelormini Iannace e Catalano un'ipotesi di falso ravvisata nell'attestazione, alla loro presenza, dei tabacchi che sarebbero poi stati contrabbandati.

Come si ricorderà, l'attività investigativa era stata scandita, tra novembre 2016 e novembre 2017, da quattro arresti in flagranza- Fiumicello, Ferraro, Ventura e Russo- e dall'esecuzione di una ordinanza ai domiciliari che aveva colpito sei tra funzionari e impiegati della stessa Agenzia: Iannella, Catalano, Tedino, Iuliani, De Gennaro e Ceglia. Misure poi annullate dal Riesame e via via attenuate e revocate. Gli indagati hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o produrre memorie, poi il Pm procederà alle eventuali richiesta di rinvio a giudizio.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Leone, Angelo Leone, Grazia Luongo, Domenico Russo, Oreste Di Giacomo, Antonio Castiello, Antonio Di Santo, Nunzio Gagliotti, Antonio Bruno Romano, Marcello D'Auria, Camillo Cancellario, Luigi D'Uva, Lorenzo Bruno, Benedetta Masone, Claudio Fusco, Carmen Gerarda Vetrone.