Hanno innaffiato la marijuana sotto gli occhi dei carabinieri

Obbligo di firma per i quattro giovani telesini arrestati

hanno innaffiato la marijuana sotto gli occhi dei carabinieri
Telese Terme.  

Rimessi in libertà dal gip Gelsomina Palmieri, con l'obbligo di firma, i quattro giovani di Telese Terme che i carabinieri avevano arrestato dopo averli sorpresi mentre coltivavano, in una zona impervia nelle vicinanze delle sponde del fiume Calore, 13 piante di cannabis.

L'intervento dei militari era scattato nel corso della notte quando, dopo aver individuato in precedenza gli arbusti- alti tra 65 centimetri e circa 2 metri –, avevano avviato un servizio di appostamento.

Arrivati a bordo di un Pickup Nissan Navara, i quattro erano scesi e, servendosi dell'acqua contenuta in alcune taniche, avevano innaffiato le piante, preoccupandosi anche di supportarle con dei tronchetti. Una scena andata in onda sotto gli occhi dei carabinieri, che li avevano fermati e condotti in caserma.

Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari, erano stati rinvenuti e sequestrati 2 bilancini di precisione, 11 bustine, contenenti 40 grammi complessivi di marijuana, già confezionate e pronte per essere spacciate, 300 bustine vuote e un coltello con tracce di hashish. Il tutto era stato sequestrato, con a carico dei giovani, oltre a quella di coltivazione, anche l'ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Di età compresa tra i 21 ed i 23 anni, gli indagati, difesi dagli avvocati Giuseppe Maturo e Giovanni Sparaco, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al giudice nel corso dell'udienza di convalida. Un appuntamento al termine del quale la dottoressa Palmieri ha sostituto i domiciliari con l'obbligo di firma per U.F. e G. R, entrambi 21enni, M. D. V., 23 anni, e D.F. V., 22 anni.

Una misura ritenuta “proporzionata alla gravità dei fatti”, pur evidenziando “le allarmanti modalità di commissione dei reati contestati nonché il carattere di sistematicità e professionalità delle condotte poste in essere, tanto da costituire chiari indici che l'attività posta in essere doveva rappresentare un fenomeno tutt'altro che occasionale”.