Ho urtato la bici, abbiamo litigato ma non volevo investirlo

La versione di Rocco Di Nuzzo, 37 anni, di Durazzano, arrestato dai carabinieri. Resta in carcere

ho urtato la bici abbiamo litigato ma non volevo investirlo
Benevento.  

Non volevo investirlo, è stata colpa della foga di quei momenti e anche del fatto che avevo bevuto. E' stata questa la versione offerta al gip Maria Di Carlo, collegato a distanza con il carcere di contrada Capodimonte, da Rocco Di Nuzzo (avvocato Vittorio Fucci), 37 anni, di Durazzano, arrestato alcuni giorni fa dai carabinieri per tentato omicidio, lesioni gravissime, omissione di soccorso e furto aggravato.

Ipotesi di reato che gli erano state contestate per un episodio del quale aveva fatto le spese un bracciante agricolo di 41 anni, originario del Gambia, investito, mentre tornava a casa in bici, da un furgoncino guidato da Di Nuzzo, con il quale aveva in precedenza litigato.

Rispondendo alle domande, l'indagato ha fornito la sua ricostruzione dei fatti, affermando di essere arrivato in piazza Municipio a bordo del Peugeot Bipper di un amico che gli aveva dato un passaggio. Una volta sceso – ha proseguito – , si era avviato verso il bar, ma durante il tragitto aveva urtato accidentalmente la bici del cittadino straniero, che era caduta sull'asfalto.

Il 41enne, che si trovava sull'altro lato della strada, si era precipitato a vedere i danni riportati; tra i due erano volate parole ad alta voce, poi erano passati alle vie di fatto. Erano state alcune persone, immediatamente intervenute, a separare i due contendenti.

Una di loro, ascoltata durante le investigazioni difensive, sostiene che il 41enne avrebbe inforcato la due rute e si sarebbe allontanato, non prima di aver rivolto espressioni di stampo minaccioso nei confronti di Di Di Nuzzo. Che, a quel punto, si sarebbe messo al volante del Bipper e l'avrebbe inseguito, investendolo e facendo perdere le sue tracce. Soccorso, il malcapitato era stato trasportato al Rummo e sottoposto ad un intervento chirurgico.

AGGIORNAMENTO

Al termine dell'udienza di convalida, il gip Di Carlo ha disposto la custoia cautelare in carcere per Di Nuzzo.