Accusata di peculato, assolta una dipendente comunale

Il fatto non sussiste per Angela Goglia: secondo il Pm si sarebbe impadronita di 1410 euro

accusata di peculato assolta una dipendente comunale
Benevento.  

Era accusata di peculato, è stata assolta perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del Tribunale – il pm d'udienza Giulio Barbato aveva chiesto al condanna a 3 anni e 4 mesi – al termine del processo a carico di Angela Goglia (avvocato Angelo Leone), 43 anni, dipendente del Comune di Vitulano, che nel gennaio del 2014 era stata colpita dal divieto di dimora nel paese in cui abita. Una misura, poi revocata al pari del sequestro dei beni, adottata dal gip Roberto Melone in un'indagine diretta dal sostituto procuratore Marcella Pizzillo e condotta dai carabinieri della sezione di pg presso la Procura. I fatti contestati risalivano al periodo 2009-2010.

Secondo gli inquirenti, Goglia, geometra in servizio presso l'ufficio tecnico, si sarebbe appropriata delle somme (complessivamente 1410 euro) che una persona deve versare all'Ente quando presenta una Dia: una dichiarazione di inizio attività per lavori non strutturali a case ed edifici. Nove le pratiche finite nel mirino di un'inchiesta avviata dopo la denuncia della segretaria comunale.

Una situazione che nel 2011 era già costata all'allora 33enne tre mesi di sospensione dal lavoro. Quando era rientrata, aveva chiesto ed ottenuto di cambiare ufficio. Interrogata dal gip, la donna si era avvalsa della facoltà di non rispondere, pur rilasciando una lunga dichiarazione sul funzionamento della struttura nella quale operava all'epoca. Oggi la conclusione del processo e la decisione del collegio giudicante (presidente Fallarino, a latere Telaro e Nuzzo), che ha incrociato la richiesta della difesa.

Il Comune di Vitulano, parte civile, è stato rappresentato dall'avvocato Pierluigi Pugliese.