Inchiesta Monopoli: 2 imputati chiedono rito abbreviato, un terzo di patteggiare

Sedici le persone chiamate in causa. Agenzia dei Monopoli parte civile

inchiesta monopoli 2 imputati chiedono rito abbreviato un terzo di patteggiare
Benevento.  

Due hanno scelto il rito abbreviato, una terza il patteggiamento. Sono le scelte operate da tre delle sedici persone di cui il sostituto procuratore Assunta Tillo ha proposto il rinvio a giudizio nell'inchiesta dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria sulla gestione dei tabacchi sequestrati e accatastati nel deposito delle Dogane del Monopolio di Benevento.

La richiesta di rito abbreviato condizionato, in un caso all'esame dell'imputato, e nell'altro all'acquisizione di alcuni documenti e di una consulenza già agli atti, è stata avanzata, rispettivamente, da Claudio Iannella (avvocato Antonio Bruno Romano), 62 anni, di Apice, addetto alla portineria, ed Antonio De Gennaro (avvocato Nunzio Gagliotti), 63 anni, di Benevento, collaboratore ufficio tabacchi contrabbando. Il patteggiamento riguarda invece Domenico Ventura, 55 anni (avvocati Marcello D'Auria e Camillo Cancellario), di Benevento, addetto alle operazioni di contabilizzazione dei tabacchi sequestrati, sui quale il giudice Maria Di Carlo si pronuncerà il 28 ottobre, quando proseguirà l'udienza. Che questa mattina - in aula il pm Flavia Felaco - è stata aperta dal no dei difensori alla costituzione di parte civile, che è però stata accolta, dell'Agenzia dei Monopoli.

Oltre ai tre ricordati, l'elenco degli imputati include Salvatore Caiazzo, 40 anni, di Casavatore, Pietro Castrizia, 54 anni, di Qualiano, Rita Catalano, 65 anni, di Castelpoto, Rup delle attività istruttorie di custodia e gestione reperti di contrabbando; Gaetano Ceglia, 59 anni, di Benevento, addetto alla portineria; Felice Esposito, 53 anni, di Pomigliano d'Arco, direttore regionale dell'Agenzia delle Dogane; Giuseppe Ferraro, 59 anni, di Qualiano, Luigi Fiumicello, 63 anni, di Qualiano, Francesco Gelormini, 61 anni, di San Nicola Manfredi, addetto al Settore deposito reperti; Angelo Iannace, 62 anni, di San Leucio del Sannio, addetto al Settore tabacchi contrabbando; Maria Iuliani, 65 anni, di Guardia Sanframondi, collaboratore ufficio tabacchi contrabbando; Pasquale Romano, 43 anni, di Varcaturo, Antonio Russo, 53 anni, di San Martino Sannita, Marisa Tedino, 63 anni, di Castelpoto, addetta alla gestione del deposito reperti di contrabbando.

Diverse le posizioni e le accuse. Quelle di peculato e contrabbando, relative a quantitativi di tabacchi che, nonostante fossero stati sequestrati, sarebbero stati reimmessi sul mercato, riguardano Caiazzo, Castrizia, Ferraro, Fiumicello, Romano, Russo, Ventura, Ceglia e Iannella.

Per Catalano, Tedino, Iuliani e De Gennaro la contestazione di un presunto intralcio dell'attività investigativa che fa riferimento alla movimentazione dei colli, con lo spostamento di sigarette da un lotto all'altro, con l'obiettivo, secondo gli inquirenti, di tamponare gli ammanchi e far coincidere peso e quantità con quelli risultanti nei verbali di sequestro.

Ad Esposito è addebitata una presunta violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro: avrebbe omesso il controllo della gestione dei reperti. Mentre per Gelormini Iannace e Catalano un'ipotesi di falso ravvisata nell'attestazione, alla loro presenza, dei tabacchi che sarebbero poi stati contrabbandati.

L'attività investigativa era stata scandita, tra novembre 2016 e novembre 2017, da quattro arresti in flagranza- Fiumicello, Ferraro, Ventura e Russo- e dall'esecuzione di una ordinanza ai domiciliari che aveva colpito sei tra funzionari e impiegati della stessa Agenzia: Iannella, Catalano, Tedino, Iuliani, De Gennaro e Ceglia. Misure poi annullate dal Riesame e via via attenuate e revocate.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Leone, Angelo Leone, Grazia Luongo, Maurizio Abbbate, Domenico Russo, Oreste Di Giacomo, Antonio Castiello, Antonio Di Santo, Massimiliano Cornacchione, Claudio Fusco, Benedetta Masone, Salvatore Cacciapuoti, Francesco Cristiani, Luigi D'Uva, Lorenzo Bruno.