Covid, medico al lavoro nonostante positività: annullato sequestro dei due studi

La decisione del Riesame per il 70enne dottore di Telese Terme

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Benevento.  

Annullato dal Riesame, che ha accolto il ricorso dell'avvocato Marcello D'Auria, il sequestro dei due studi, a Telese Terme e Paupisi, del 70enne medico telesino, indagato perchè avrebbe continuato ad esercitare la professione nonostante fosse consapevole di essere positivo al Coronavirus.

Il sequestro era stato deciso il 15 giugno dal gip Vincenzo Landolfi, chiamato a pronunciarsi sul decreto d'urgenza adottato dal sostituto Patrizia Filomena Rosa, ed era stato disposto non per l'ipotesi di epidemia (“La condotta dell'indagato non appare riconducibile al delitto di epidemia, non risultando dagli atti che egli abbia, nello svolgimento della propria attività, effettivamente trasmesso il virus a propri pazienti o ad altri soggetti con cui è venuto a contatto”), ma per la violazione delle norme relative all'isolamento.

“Ricorre il pericolo – aveva scritto il giudice - che la libera disponibilità degli studi professionali possa aggravare o protrarre le conseguenze, in quanto gli consentirebbe di continuare a svolgervi l'attività medica e di aver ulteriori e frequenti contatti con i propri pazienti, che vanno perciò immediatamente interrotti, al pari del conseguente rischio di contagio”. Un provvedimento impugnato dinanzi al Tribunale del Riesame, che, come detto, lo ha cassato.

Il professionista era stato chiamato in causa da un'inchiesta dei carabinieri che, avviata nel 2020, aveva subito una accelerazione sulla scorta di una intercettazione telefonica. I militari avevano acquisito, il 10 giugno, il referto relativo ad un test sierologico qualitativo e quantitativo del dottore, valutato dal medico legale Emilio D'Oro, consulente del Pm, che aveva concluso per una probabile infezione da Covid 19 in corso nel 70enne, non vaccinato, e una verosimile contagiosità. Nessun dubbio sulla “certezza dell'infezione”, per la quale era stata consigliata la quarantena.