Falzarano e Izzo a giudizio, Napolitano assolto da corruzione (con ex senatore)

La decisione del Gup su due tronconi -ambientale e fiscale - di una indagine

falzarano e izzo a giudizio napolitano assolto da corruzione con ex senatore
Benevento.  

Tre rinvii a giudizio ed un'assoluzione. E' quanto deciso dal gup Maria Di Carlo per le quattro persone -una quinta è nel frattempo deceduta- coinvolte nei due tronconi - uno ambientale, l'altro fiscale- -di una indagine del sostituto procuratore Flavia Felaco, della guardia di finanza di Benevento e dei carabinieri del Noe di Napoli, di cui l'opinione pubblica era venuta a conoscenza nel marzo del 2019, quando erano stati eseguiti dei sequestri di beni ed impianti.

L'assoluzione, perchè il fatto non sussiste, è stata stabilita al termine di un rito abbreviato per Stefano Napolitano (avvocato Elisabetta Carfora), 58 anni, di Bucciano, dipendente dell'Arpac di Benevento, che rispondeva di rivelazione di segreti d'ufficio e corruzione. Un'imputazione, quest'ultima, prospettata in concorso con l'ex assessore regionale e senatore Cosimo Izzo (avvocati Vincenzo Megna e Giuseppe Stellato), 78 anni, di Airola, per il quale è dunque scattato, con la stessa motivazione, il non luogo a procedere.

Izzo è stato invece rinviato a giudizio – il processo partirà il 16 novembre – per altri addebiti. Quando era stato disposto il sequestro preventivo, con facoltà d'uso, degli impianti di depurazione, per permetterne l'adeguamento, gli erano stati infatti contestati, come socio di maggioranza e gestore di fatto della 'Izzo pelli', un'azienda conciaria, l' inquinamento ambientale, lo stoccaggio illecito di rifiuti pericolosi nonché lo scarico di reflui industriali oltre i limiti consentiti nel fiume Isclero.

Addebiti che Izzo, al quale era stata applicata l'interdizione per tre mesi da ogni attività d'impresa, aveva respinto al termine dell'interrogatorio dinanzi al Gip, dove si era avvalso della facoltà di non rispondere. “In quarant'anni non mi era mai capitata una cosa simile”, aveva commentato all'epoca, precisando di essere da alcuni mesi il rappresentante legale della 'Izzo pelli', e di “nutrire fiducia nella giustizia, consapevole che l'azienda ha sempre operato nel rispetto delle leggi e dell'ambiente”.

Il rinvio a giudizio, con processo il 16 novembre, è stato ordinato anche per Lorenzo Falzarano, 57 anni, di Airola, indicato come amministratore di fatto della 'Ecologia Falzarano', che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in numerosi comuni di Campania, Calabria, Puglia e Basilicata, colpita due anni e mezzo fa da un sequestro di beni, per equivalente, fino alla concorrenza di 9 milioni di euro, a carico della società e degli amministratori, e Vittorio Lana, 59 anni, di San Giorgio a Cremano, rappresentante legale - sono assistiti dagli avvocati Valerio Di Stasio e Guido Furgiuele-, nei confronti dei quali è stato dichiarato il non doversi procedere, per alcune accuse, per intervenuta prescrizione. Nel mirino delle fiamme gialle reati di carattere fiscale: omesso versamento dell’Iva e delle ritenute Irpef.