Incendio, nasce comitato Salute & Ambiente Airola e Valle Caudina

Duecento adesioni e prima istanza alle istituzioni dopo lo spaventoso rogo

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Airola.  

Dopo l'incendio divampato otto giorni fa ad Airola, un gruppo di cittadini si sono riuniti ed hanno creato il comitato Salute & Ambiente Airola e Valle Caudina Nella giornata di ieri c’è stata presso la sede del comitato la formalizzazione delle cariche del direttivo del gruppo che ha visto l’adesione di quasi 200 cittadini come sostenitori dell’iniziativa.

Nel direttivo, formato anche da molti giovani, si sono assegnate le cariche più rappresentative ai due promotori del comitato. La carica di Presidente alla Prof.ssa Gabriella Fucci (chimica) esperta da sempre sul tema ambientale e quella di Vicepresidente e Portavoce all’avvocato Domenico Forgione.

Sono state poi assegnate le cariche dei responsabili per le commissioni e quelle dei coordinatori. Il comitato che è indipendente, autonomo, pluralistico, apartitico, aconfessionale, ha il principale scopo si perseguire la tutela dell’ambiente e di riflesso la tutela della salute per i residenti nell’area della Città di Airola e più in generale nel territorio della Valle Caudina.

Oltre al problema dell'incendio alla Sapa, “importante – spiegano - sarà anche l’attività di sensibilizzazione sul tema ambiente che si attuerà con attività di informazione, come iniziative, manifestazioni, tavoli di studio, al fine di permettere la diffusione delle tematiche e delle problematiche dell’inquinamento finalizzate alla educazione, rispetto e valorizzazione della natura, dell’ambiente e della salute pubblica nel territorio indicato”.

Comitato subito al lavoro con una prima istanza trasmessa al Comune di Airola, alla Direzione Regionale dei vigili del fuoco, al Ministero della Sanità, al ministero della Transizione Ecologica. "Considerando - si legge nel documento - che tra la popolazione residente si registrato sintomatologie correlate alla esposizione dell’aria insalubre per gran parte del territorio della città di Airola" chiedono "di rendere noti alla popolazione le modalità di intervento che sono state adottate per contenere e mitigare la questioni dei fumi ancora in diffusione nell’area, i tempi che si sono preventivati per la messa in sicurezza ambientale del sito, nonché di adottare le misure idonee per effettuare i controlli sul territorio circa l’osservanza delle misure adottate per contenere la diffusione degli agenti inquinanti. Infine, si chiede di istituire una piattaforma informativa per dare alla popolazione le notizie necessarie sul disastro ambientale verificatoti, sia per quanto concerne la questione relativa all’ambiente e alla salute, sia per quanto riguarda la modalità di raccolta di tutti i residui dell’incendio incombusti diffusi sui terreni circostanti al disastro, che relativamente, infine, al tema della sicurezza alimentare collegata alla produzione agricola sul territorio".