"Non trovo le parole", spiega, costernata, Stefania Pavone, presidente del Consiglio dell'Ordine forense. Non ce ne possono essere di fronte ad un destino terribile che si è portato via per sempre l'avvocato Pierluigi Arigliani, di Benevento.
Aveva 58 anni, trenta dei quali trascorsi indossando la toga. Era un civilista a tutto tondo, un professionista che amava il suo lavoro, che svolgeva con una passione ineguagliabile ed una competenza che tutti gli hanno sempre riconosciuto.
"Credeva in ciò che faceva - continua Pavone -, un'altra grave perdita per il nostro Foro, se ne è andato un collega giovane e molto bravo".
L'avvocato Arigliani lascia la moglie e tre figlie: domani pomeriggio, nella chiesa di San Gennaro, saranno celebrati i funerali.
"Pierluigi Arigliani - ricorda Sergio Pezza, presidente della Sezione penale del Tribunale- era il miglior amico che si possa desiderare di avere. Sempre allegro,forte, brillante, intelligente, generoso. Sono troppi i ricordi...quelli di una vita intera.
Non si è mai pianto addosso, ha sempre reagito con determinazione ed intelligenza a tutte le circostanze sfavorevoli della vita.Anche a questa malattia che ce lo ha portato via. Fino a pochi mesi fa scherzava con noi anche della malattia....la osservava con distacco, senza inutili drammi,ma consapevole della gravità della situazione.
Diceva di aver visto in ospedale tanti bambini oncologici e che se qualcuno doveva morire era più giusto morisse lui. Eppure era innamorato della vita !! Per me era più di un fratello. Ci si capiva senza parlare. Ci si voleva bene. Resteremo sempre uniti in qualche misterioso modo. Ora voglio che stia bene, felice, libero, fuori da un corpo che non lo sosteneva più".
