Immacolata, salvaci da De Luca (e dai suoi epigoni…)

Intervento dell'avvocato Gino De Pietro

immacolata salvaci da de luca e dai suoi epigoni
Benevento.  

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'avvocato Gino De Pietro

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"Il presidente della regione Campania ha recentemente chiesto al Governo di chiudere le scuole della regione dall’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, fino a dopo Natale “causa Covid”.

Quale la ragione di tanto sussiego istituzionale? La pesante e sonora bocciatura subita dai suoi decreti “sceriffali” dello scorso anno, che il Tar Campania ha annullato per illegittimità negli scorsi giorni.

Se non fosse intervenuta questa pronunzia giudiziaria, con ogni probabilità anche quest’anno il presidente De Luca avrebbe chiuso le scuole determinando un irreversibile danno al diritto all’istruzione degli studenti della Campania.

Nessuna evidenza indica che ci siano specifici focolai sorti nel mondo della scuola, un luogo reso sicuro dall’uso delle mascherine e del gel disinfettante, come dal distanziamento e dall’areazione delle aule. Molto più sicuro di stadi, piazze e altri luoghi che il presidente non minaccia di chiudere.

In nessun paese del mondo si chiudono le scuole per covid specie lasciando aperto tutto il resto, evidentemente per De Luca l’istruzione pubblica non èimportante quanto le partite di calcio, le passeggiate e, specialmente, le fritture di pesce preparate dai suoi grandi elettori nelle riunioni elettorali da lui sollecitate.

In nessuna regione d’Italia le scuole sono state chiuse tanto quanto in Campania, che già registrava, prima della pandemia, tra i peggiori dati nelle prove INVALSI e vede, dopo due anni di continue e prolungate chiusure, ancora peggiorato il suo target rispetto alla non lusinghiera media nazionale.

In Austria, in lockdown, le scuole sono aperte. Evidentemente altrove si ritiene la scuola un servizio essenziale, che garantisce un bene primario insuscettibile di compressione salvo che per eccezionali ragioni e per il tempo strettamente necessario, mentre il sullodato presidente opina diversamente. Senonchè anche la Costituzione Italiana, spesso tirata in ballo a sproposito, garantisce come prioritario ed essenziale il diritto allo studio e non dev’essere consentito a nessun presidente regionale di poterlo comprimere così gravemente come ha fatto, illecitamente, De Luca lo scorso anno.

Gli amministratori dovrebbero occuparsi e preoccuparsi di far funzionare le attività di loro competenza, non fare la corsa a chiudere le scuole, ignorando i gravi danni che determinano nei giovani e nella società.

Il Tar Campania ha affermato che era necessario decidere, nonostante la scadenza del termine fissato nel provvedimento impugnato alla chiusura, “ai fini risarcitori”, ritenendo che l’attività del presidente abbia potuto determinare dannni ai ragazzi che sono stati privati del diritto allo studio nella misura legalmente prevista in conformità del dettato costituzionale.

Si apre la strada, così, a possibili azioni legali contro il responsabile di tale disastrosa condotta che tanti guasti ha determinato negli studenti campani. E nessuno venga a dire che la DAD ha efficacemente sostituito la scuola in presenza perché è una grossa menzogna, sia per la quantità delle ore di lezione, sia per la qualità delle stesse, sia per l’assenza dell’aspetto relazionale, sia per il numero di soggetti non raggiunti.

Non ci resta che fare argine all’ennesimo attentato al diritto allo studio degli studenti campani concepito dal presidente De Luca e, a tal fine, oltre a dire a voce chiara e ferma che questa chiusura non s’ha da fare, può essere utile anche invocare l’Immacolata, che si festeggia l’8 dicembre, pregandola di salvarci da De Luca e… dai suoi vari epigoni!".