Don Nicola, annullato anche il secondo sequestro dei 170mila euro in contanti

La decisione del Riesame

don nicola annullato anche il secondo sequestro dei 170mila euro in contanti
Benevento.  

Il sostituto procuratore Marilia Capitanio aveva insistito per la conferma del provvedimento, ritenendo non credibile, perchè non giustificata, la versione dell'indagato, mentre la difesa, rappresentata dagli avvocati Massimiliano Cornacchione, Vincenzo Sguera è Alessandro Cefalo, dopo aver evidenziato l'assenza di un reato che come presupposto giustificasse l'ipotesi di ricettazione, ne avevano sollecitato l'annullamento.

I loro argomenti sono stati accolti dal Riesame (presidente Rotili, a latere Monaco e Nuzzo), che ha nuovamente cassato il 'sequestro bis' dei 170mila euro trovati nell'abitazione di don Nicola De Blasio, ex parroco di San Modesto e direttore della Caritas, agli arresti domiciliari dallo scorso 3 novembre per detenzione di materiale pedopornografico, e poi in carcere anche per una ipotesi di condivisione su una chat, a febbraio, dello stesso materiale.

Lo steso esito era stato registrato già alcune settimane fa, quando il Riesame, in una composizione diversa, aveva annullato il primo sequestro del denaro. Gli ulteriori 'sigilli' erano stati apposti dalla guardia di finanza su ordine del gip Gelsomina Palmieri, al quale don Nicola, durante la convalida dell'arresto operato dalla polizia postale il 3 novembre, al termine di una perquisizione decisa dalla Procura di Torino, aveva fornito la sua versione sulla provenienza dei soldi, sostenendo che circa 80mila euro erano relativi alle offerte per i lavori di ristrutturazione della chiesa, mentre il resto erano risparmi lasciati dai genitori.

Giovedì sarà invece il Riesame di Napoli ad occuparsi del ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale partenopeo nei confronti del prete.