Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'avvocato Gino De Pietro
****
"Come da queste colonne avevo auspicato, la sintesi tra studenti e docenti si è verificata. Ieri, in rapida successione, da una parte i rappresentanti degli istituti superiori di Benevento hanno protestato fermamente contro l’ìllogico e illegittimo provvedimento del sindaco di chiusura delle scuole, dall’altra i docenti di numerose scuole di Benevento hanno indirizzato una vibrante lettera aperta ai loro studenti e alle istituzioni.
La lettera dei professori, dai toni toccanti, rappresenta un ideale abbraccio natalizio che gli insegnanti hanno voluto rivolgere ai loro alunni, tutti insieme, contro un provvedimento che mina il diritto allo studio e la concreta possibilità di insegnare ai docenti.
Se c’è un frutto positivo di questo assurdo provvedimento è proprio questo ideale abbraccio tra ragazzi e professori a tutela della scuola, dell’insegnamento, dello studio, della loro vita reale e non delle feste offerte dal signore in sella.
Sono convinto che mai auguri e proponimenti più seri e più sinceri si sarebbero potuti scambiare alunni e docenti di quelli di quest’anno. L’eterogenesi dei fini di crociana memoria segna un altro punto.
Nel contempo, il combattivo comitato dei genitori per la scuola sottolinea ancora una volta con precisione l’intrinseca contraddittorietà del provvedimento che chiude solo le scuole ma lascia intatto il folto calendario di eventi assembranti delle festività (sempre le tre F di borbonica memoria tornano in mente a coloro che non apprezzano le lusinghe di stile feudale o neroniano).
I genitori si rivolgono a tutte le autorità competenti per far cessare la patente violazione della normativa in merito perpetrata volontariamente dal sindaco sottolineando ancora una volta l’inesistenza del potere di chiudere in maniera generalizzata le scuole in zona bianca e, quindi, evidenziando l’abusività della sua condotta.
Nel frattempo i tanto sbandierati dati della ASL restano ignoti: che siano coperti dal segreto istruttorio? E’ scandaloso che si debba costringere i cittadini ad effettuare dei rituali accessi agli atti, mentre solo al sindaco, per quanto costui afferma nel provvedimento, sarebbero noti. Anche questo atteggiamento è di palese dispregio della libertà dei cittadini e del diritto all’informazione, come da più parti evidenziato. La spessa coltre che li avvolge alimenta ancor più il sospetto che non dicano affatto ciò che il sindaco vorrebbe fargli dire!
Benevento è balzata agli onori della cronaca nazionale per un primato negativo: è l’unico capoluogo di provincia ad aver chiuso tutte le scuole in zona bianca! Forse davvero il sindaco vuole farci scalare la classifica negativa, nella quale già era riuscito a far scivolare la città all’ottantaseiesimo posto nazionale. Aspirerà al primato almeno nell’ignoranza diffusa!
Nessun segnale perviene dai cosiddetti “rappresentanti politici” del territorio: deputati o senatori che siano, con l’unica eccezione del locale consigliere regionale PD. I parlamentari del cd. Movimento 5 Stelle, a forza di predicare uno vale uno, si saranno ridotti, visti anche i sondaggi, a valere tutti insieme zero, visto l’assordante silenzio osservato in questo come in altre occasioni. L’ìstruzione decisamente non deve rientrare nei loro interessi!
I dati della fondazione Gimbe, aggiornati al 20 dicembre, seri, pubblici e non avvolti da misteri assai sospetti, pongono la Campania tra le regioni in buone condizioni, collocandola nella zona verde del grafico. Peggio della Campania stanno la Provincia Autonoma di Bolzano, il Veneto, la Liguria, la Calabria, il Lazio, le Marche, la Lombardia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il Friuli, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, l’Abruzzo, la Sicilia, la Toscana e la Provincia Autonoma di Trento, cioè oltre i tre quarti delle regioni d’Italia, che rappresentano i sette ottavi della popolazione italiana! In nessun capoluogo di provincia di queste regioni sono state chiuse le scuole, solo a Benevento, che differisce dalle altre città per il grandissimo “merito” di avere questo sindaco.
Sui dati della fondazione Gimbe dovrebbe concordare anche il sindaco che mesi orsono si vantò di essere amico del prof. Cartabellotta decantandone i meriti scientifici. Se da allora ad oggi, come spesso gli accade, ha cambiato opinione, o meglio, cavallo, ai cittadini ragionevoli ciò non basta: io credo ai dati Gimbe e non alle sue generiche e fumose affermazioni prenatalizie, specie perché, a mo’ di scusante, afferma contro il vero di aver chiuso le scuole per soli due giorni, benchè le abbia chiuse per i giorni 20, 21 e 22 che fanno tre, come sanno i bambini di prima elementare, nonostante le chiusure improvvide.
Cosa attende il Ministro dell’Istruzione per intervenire a tutela del diritto allo studio dei ragazzi di Benevento? Di quanti punti sotto la media europea debbono scivolare ancora gli sventurati studenti sanniti perché il Ministro si decida a compiere il suo dovere e a far comprendere al riottoso sindaco di Benevento, con tutti i mezzi previsti dall’ordinamento, che non può attentare al diritto allo studio? Un sindaco che viola apertamente la normativa e che pregiudica in maniera grave la pubblica istruzione lo può fare impunemente esponendo l’ente territoriale e lo stesso Ministero ad azioni di danno, certamente fondate? Questo Ministro era loquacissimo quando era consulente del precedente titolare del dicastero, Azzolina, mentre è divenuto muto e quasi trasparente da quando è lui a guidare il ministero. Cosa hanno fatto di male i ragazzi e i docenti di Benevento per essere dimenticati? Siamo figli di un dio minore, noi sanniti, condannati all’ignoranza per saecula saeculorum, solo per avere questo sindaco?
Vorrei un solo regalo di Natale quest’anno, oltre alla cenere e al carbone che merito da almeno trent’anni, che il Ministro dell’Istruzione e ancor meglio anche le altre cariche dello Stato intervengano a tutela degli studenti sanniti, del loro diritto allo studio e della libertà di insegnamento dei docenti.
Giuro che non chiederò mai più nulla a Babbo Natale finchè vivo!"
