Mio padre mi ha deluso: quell'abitazione doveva andare a me e non a mia nipote

Il Gup dispone il processo per stalking a carico di un 64enne di Faicchio

mio padre mi ha deluso quell abitazione doveva andare a me e non a mia nipote
Benevento.  

AGGIORNAMENTO

Disposto il rinvio a giudizio, il processo inizierà il 21 settembre

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Il Pm ha insistito per il rinvio a giudizio, l'avvocato Danilo Riccio per il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito. A decidere sarà nelle prossime ore il gup Gelsomina Palmieri, che stabilirà se disporre o meno il processo a carico di un 63enne di Faicchio – è difeso anche dall'avvocato Vincenzo Palmieri -, accusato di stalking ai danni di una nipote - è rappresentata dall'avvocato Filippo Liverini -, che avrebbe perseguitato per l'eredità di un'abitazione.

Si tratta di una vicenda finita al centro di una indagine che nell'aprile del 2020 era sfociata nel divieto di avvicinamento alla parte offesa – successivamente annulato dal Riesame -, con una distanza minima da rispettare inizialmente fissata in 5 metri, poi ridotta a 2 dopo l'interrogatorio di garanzia. Quando l'uomo aveva respinto ogni addebito, sostenendo che i messaggi – sei, al massimo sette- che le aveva inviato via whatsapp e facebook altro non erano che la sua reazione emotiva di fronte a quel testamento con il quale suo padre aveva lasciato a lei la proprietà di un'abitazione.

Una questione al centro di una controversia di natura civilistica, ma mai accompagnata, a suo dire, in parole minacciose nei confronti della ragazza, che abita a due metri da lui e vede ogni giorno, mentre va regolarmente al lavoro.

Inoltre aveva aggiunto di essere rimasto di stucco quando, alla fine del 2018, aveva conosciuto le ultime volontà del genitore vergate nel 2012, perchè riteneva che l'immobile dovesse andare a lui, e non alla nipote, per aver supportato economicamente, ogni mese, l'assistenza all'anziano, che risiedeva con una figlia.